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Dichiarata ammissibile la proposta di delibera popolare per vietare sale e piazze ai neofascisti

Luigi Calesso: "Noi di Coalizione Civica per Treviso abbiamo scelto lo strumento della proposta di delibera di iniziativa popolare perché vogliamo che su questa iniziativa ci sia un dibattito in città"

"Abbiamo ricevuto venerdì la comunicazione del Presidente del Consiglio Comunale di Treviso, Giancarlo Iannicelli, con cui ci viene confermata l’ammissibilità della proposta di delibera di iniziativa popolare di modifica del Regolamento comunale per la concessione delle sale pubbliche, che viene 'allargato' agli spazi pubblici, che ha lo scopo di dotare il Comune di uno strumento normativo che permetta di vietare l'utilizzo di sale e spazi comunali ad organizzazioni neofasciste".  A dichiararlo  Gigi Calesso per Coalizione Civica. "Si tratta di una iniziativa politica a cui lavoriamo da tempo, fin da quando il 1 marzo 2018 analoga proposta è stata presentata sotto forma di proposta di delibera di iniziativa consiliare che, però, non ha avuto seguito".

La proposta si caratterizza per: i riferimenti a normative sovraordinate che escludono chiaramente la possibilità per le organizzazioni neofasciste di svolgere attività propagandistiche; l’inserimento del divieto in un regolamento comunale, diversamente da quanto finora fatto a Milano, Torino e in altre città dove sono stati approvati ordini del giorno del Consiglio Comunale o atti di indirizzo della Giunta ma in pochi casi, almeno finora, sono stati modificati i regolamenti comunali, rendendo giuridicamente efficace la presa di posizione politica dei consigli comunali.

"Noi di Coalizione Civica per Treviso abbiamo scelto lo strumento della proposta di delibera di iniziativa popolare perché vogliamo che su questa iniziativa ci sia un dibattito in città, il coinvolgimento di forze politiche, associazioni, cittadini. E’ innegabile, infatti che anche nella nostra città le aggressioni neofasciste, gli atteggiamenti discriminatori, i veri e propri pestaggi stiano diventando una questione a cui le forze democratiche e le istituzioni devono porre argine e su cui l’opinione pubblica deve interrogarsi per individuarne le cause e bloccarne l’espansione" chiosa l'esponente di Coalizione Civica.

"Nei prossimi 60 giorni dobbiamo raccogliere e presentare al Comune 500 firme a sostegno della proposta di delibera perché venga esaminata dal Consiglio Comunale. Vogliamo che questi due mesi siano un periodo di dibattito pubblico in città su questa problematica e stiamo lavorando perché la proposta di delibera divenga patrimonio comune delle associazioni e delle forze politiche che condividono questa battaglia democratica" conclude Calesso.

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