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Politica Codognè

Lega approva la mozione contro il Decreto Zan: l'opposizione lascia l'aula

Scintille in consiglio comunale a Codognè dove la giunta di maggioranza ha approvato una mozione definita «omofoba e vergognosa» dalle opposizioni cittadine, insorte in protesta

La giunta di maggioranza leghista a Codognè ha approvato in consiglio comunale una mozione contro il Decreto Zan. L’accusa mossa alla legge contro l’omo-bi-transfobia è quella di essere una minaccia per l’identità degli eterosessuali e un bavaglio per la libertà di opinione e di espressione, rifacendosi al parere da poco rilasciato dalla Cei.

La votazione ha sollevato un vero e proprio vespaio di polemiche in consiglio comunale, guidato da Rachele Scarpa, candidata consigliera alle elezioni regionali con il Partito Democratico. «Nessuno può sentirsi minacciato da un simile disegno di legge, quanto accade è solo una squallida strumentalizzazione di un testo giusto e doveroso, che tutelerà l'identità e l'orientamento sessuale di tutti i cittadini. I veri minacciati sono i tanti ragazzi e ragazze che ogni anno subiscono violenze verbali e fisiche perché amano qualcuno del proprio sesso. Zaia come sempre rimane in silenzio e incentiva così le amministrazioni a proseguire le iniziative omofobe. Lo dimostra quanto accaduto prima a Verona e poi a Spinea in questi giorni, dove la mozione anti ddl Zan è stata approvata nonostante le manifestazioni di dissenso da parte della popolazione locale. Io credo che il popolo Veneto, che di propria natura è aperto, meriti una rappresentanza che difenda chi viene discriminato» conclude Scarpa. Alla votazione i consiglieri dell'opposizione hanno abbandonato l’aula in polemica. Si attendono manifestazioni di dissenso rispetto a questa vicenda.

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