Via del Mare, Pd Treviso: «È opera inutile e altra tassa per i veneti»
Zorzi e Favero: «Per quanto ci riguarda, il progetto in questione è monco e vecchio di decenni, non risolve tutti i problemi sul tavolo»
Per Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Pd di Treviso e Matteo Favero, responsabile Ambiente e infrastrutture provinciale e regionale, la Via del Mare, nel trevigiano, è «un'opera inutile ed è una nuova tassa per i veneti».
«Progetto monco e vecchio di decenni»
«Sul progetto per la superstrada, all'interno del Partito democratico, a Treviso come a Venezia, - affermano - sono in corso approfondimenti e valutazioni, com’è naturale. Per quanto ci riguarda, proprio per com’è concepito, il progetto in questione è monco e vecchio di decenni, non risolve tutti i problemi sul tavolo, come traffico, incidenti stradali e difficoltà di accesso a Jesolo e al Cavallino, e non agevola l’arrivo dei turisti. Lo sanno bene i sindaci dei comuni attraversati dal percorso, come Silea e Monastier, e lo sa bene chi, partendo dalla Marca Trevigiana, - aggiungono - la percorre ogni giorno per lavoro o per andare al mare in estate».
«Il confronto con cittadini e comuni è sempre giusto - aggiungono -, specie per infrastrutture il cui costo di realizzazione e di pedaggio tocca le tasche dei veneti, ma deve a nostro avviso partire da due punti. Innanzitutto non si deve abbandonare l'idea della "metrò del mare", come si fa nei distretti turistici all'avanguardia, finanziabile benissimo con i fondi europei, e in secondo luogo ci si deve ricordare che una strada da Treviso a Jesolo c’è già e non si tratta di farne, come per altre infrastrutture, una nuova di sana pianta. Si deve semmai intervenire sul percorso esistente, risolvendone alcune criticità e mantenendo la gratuità della percorrenza».