Pirogassificatori nella Marca, il Partito Democratico si schiera con tutti i cittadini
"Daremo pieno sostegno alle battaglie dei cittadini, dei comitati e dei circoli del partito" affermano i vertici della Segreteria Provinciale del PD di Treviso
TREVISO Il Partito Democratico della provincia di Treviso esprime pieno sostegno alle battaglie avviate dai cittadini, dai comitati dei cittadini e dai circoli del partito sul territorio per dire no ai progetti così come presentati per la costruzione di impianti energetici a biomasse a Paese, Gaiarine e Orsago.
Come già affermato in un recente documento predisposto dalla Commissione provinciale Ambiente del partito, si ribadisce che "tra tutte le energie rinnovabili quella rappresentata dalle biomasse legnose è l’unica che, pur contribuendo a conseguire gli obiettivi di riduzione dei gas climalteranti, ha un impatto diretto sulla qualità dell’aria per effetto delle emissioni conseguenti alla combustione che vanno a determinare un ulteriore apporto di PM10 alla già pesante situazione atmosferica dell’area di cui la nostra provincia e regione fanno parte" e che "la sovrapposizione della positività derivante dall’essere fonte di energia rinnovabile con la possibilità di dare risposta al problema della gestione dei residui vegetali, legnosi o di altra natura non deve comunque mai arrivare a giustificare una analisi poco rigorosa dell’impatto ambientale che questi impianti possono generare".
Per il Partito Democratico la realizzazione di nuovi impianti deve corrispondere a una parallela eliminazione di fonti che determinano almeno una pari emissione di sostanze inquinanti in atmosfera, obbligo che già è stato introdotto da altre regioni italiane (es. Emilia Romagna) e considerando prioritaria la qualità dell’ambiente nel quale si interviene e nel quale vivono le persone, nel pieno rispetto del principio di precauzione per eventuali effetti sulla salute. Sorge anche il dubbio che la giusta politica di incentivi economici a sostegno delle energie rinnovabili induca qualche operatore economico a valutazioni a volte prettamente speculative con ciò vanificando le buone pratiche che invece si vorrebbero introdurre anche grazie a quegli aiuti economici.
