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Fondi PNRR: «Al Veneto le risorse di chi non sa come progettare e spendere»

Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta con queste parole le notizie di stampa sui tagli ai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza per gli enti locali

«Se le notizie da Roma su una riprogrammazione dei fondi PNRR fossero confermate, numerosi Comuni Veneti potrebbero dover fermare i cantieri già avviati. Altri di questi, invece, potrebbero essere costretti ad andare in tribunale per difendersi dalle possibili impugnazioni delle ditte. Sarei curioso, peraltro, di capire come sono stati effettuati questi tagli ai Comuni. Il Sud, mi risulta, dispone già oggi di una quota considerevole di risorse del PNRR, anche per via della clausola territoriale del 40%. Vigileremo con estrema attenzione perché i Comuni veneti non siano penalizzati da questa rimodulazione. E ribadiamo ancora che, se alcuni enti non sono in grado di portare a termine i loro progetti, piuttosto di restituire i soldi a Bruxelles li possono dare a noi: il Veneto è sempre disponibile ad incassare soldi per fare opere, è nel nostro DNA». Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta con queste parole le notizie di stampa sui tagli ai fondi del PNRR per gli enti locali annunciate in questi giorni.

«Le notizie di questi giorni sono preoccupanti. I nostri Sindaci, in un contesto normativo che cambia di continuo, non riescono a fare programmazione. E chi ha già firmato contratti, certo ora non può alzarsi dal tavolo e andarsene a partita in corso. Non ultimo, ci sarà da capire in che modo sono stati effettuati questi tagli. Considerando che il Sud ha già avuto una quota consistente vincolata di risorse, se questi tagli fossero orizzontali, peserebbero di più sui Comuni del Nord. Il lavoro, insomma, che spetta al Ministro Fitto è importante e di grande senso di responsabilità. I Veneti in ogni caso non sono abituati a piangersi addosso, ma a trovare soluzioni. Il Governo ha garantito coperture per tutti, e sono fiducioso che il Ministro Fitto, vista la sua lunga esperienza in Europa, saprà trovare una soluzione a questo problema. Come per la gestione dei migranti così come per i tagli di risorse, non sarebbe corretto che i problemi si scaricassero sempre sui Comuni».

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