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Il murales della "Madonna con bomba atomica" a Conegliano finisce sotto accusa

Il sindaco Zambon: "Una bufala il murales censurato dall'amministrazione comunale, ma le critiche dei cittadini erano autentiche. La città comunque lascia le porte aperte ai writers "

CONEGLIANO Negli ultimi giorni, a Conegliano, si è scatenata una diatriba tra forze politiche e cittadinanza in merito alla 'copertura' del l'ormai noto murales "Madonna con bomba atomica in braccio" presente in zona Cinema Melies e opera dell'artista e writer locale "Webster". In merito alla polemica però, presupponendo che a coprire in parte il dipinto sia stato il suo autore, il sindaco Floriano Zambon si è sentito in obbligo di precisare alcune cose: "Sono stato in passato promotore degli spazi cittadini per i writers già dalla fine degli anni novanta, con i concorsi fatti in collaborazione con l'Electrolux. Conegliano è infatti una delle poche città che riserva spazi e apprezza il loro lavoro. Dubitare sul mio sostegno a questa forma d'arte è un'offesa all'intelligenza mia e dei cittadini che leggono certe dichiarazioni".

"Ci si interroga comunque da dove nasca l'esigenza da parte dell'autore di coprire adesso il disegno realizzato mesi or sono e creare clamore attorno all'attività di writer che porta avanti indisturbato da anni sul muro messo a disposizione delle Ferrovie vicino al cinema Melies - continua il primo cittadino - Quando diversi mesi fa dei residenti si sono fatti avanti per segnalare che una delle opere da lui realizzate, in particolare la ';adonna con la bomba atomica tra le mani,' come lesiva delle loro sensibilità, ci siamo fatti interpreti di quella che è una altrettanto legittima espressione di libertà di pensiero e l'abbiamo fatta pervenire all'autore. Non cè stato quindi nessun provvedimento amministrativo di censura e tantomeno un'ordinanza. Lascia riflettere invece il tempismo di questa uscita provocatoria che alla prova dei fatti è una vera e propria autocensura".

"Rimango a disposizione dell'artista qualora volesse chiarire le sue dichiarazioni - conclude il sindaco Floriano Zambon - E' senza dubbio compito e responsabilità anche sua, in primis per l'opportunità che ha avuto di esprimersi liberamente in uno spazio di grande visibilità pubblica, di non creare equivoci su una città che per tradizione è da sempre aperta alla creatività ed all'innovazione".

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