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Una riforma per salvare i parchi, il Pd la presenta all'Oasi Cervara

Il progetto di legge è stato esposto sabato mattina dai consiglieri regionali Claudio Niero, Bruno Pugozzo e Graziano Azzalin, non senza polemiche a distanza con il Carroccio trevigiano

E' stato presentato dai consiglieri regionali del PD, Claudio Niero, Bruno Pugozzo e Graziano Azzalin, sabato mattina all'Oasi Cervara, il progetto di legge per la riforma delle delle aree protette.

Le elezioni di Treviso non sono state un caso, ma il segno del fallimento del governo della Lega, anche dal punto di vista della gestione del territorio", hanno commentato i tre consiglieri.

A presentare le linee generali del testo di legge è stato Claudio Niero: “E’ tangibile lo sforzo messo in campo dal Pd per affrontare in modo organico un tema importante per il futuro del Veneto: in un momento di crisi bisogna far fruttare al meglio le proprie e risorse e i parchi sono una di queste. Per Treviso il Parco del Sile può essere il fulcro di una valorizzazione del territorio che, purtroppo, fino ad oggi non è avvenuta”.

La riflessione sullo stato di salute del Parco del Sile e delle sue potezialità non è stata esente da osservazioni più marcatamente politiche, da parte di Azzalin, vicepresidente della commissione Agricoltura: “Il Parco del Sile è una pietra preziosa. Un diamante, mi verrebbe da dire. Purtroppo però risulta essere, dall’indagine di Swg sui parchi veneti promossa dalla Regione, il meno conosciuto e l’ultimo nell’apprezzamento del pubblico per la manutenzione e l’organizzazione. Scorrendo le pagine dei giornali degli ultimi tempi, si capisce anche perché".

"Questo parco è la cartina di tornasole della crisi politica del Carroccio - ha proseguito Azzalin - litigi fra esponenti locali, sprechi, polemiche su nomine e stipendi e vocazione cementizia, con la perla del tentativo di speculazione edilizia a Morgano fortunatamente stoppato. Ora che la locomotiva Nordest si è fermata, è necessario ripensare il modello di sviluppo. Accanto alla rete delle piccole e medie imprese va accompagnato uno sviluppo incentrato su agricoltura, ricerca e turismo. Tre aspetti che si tengono l’un l’altro e che offrono nuova linfa anche alle Pmi, con la filiera delle eccellenze, la sperimentazione e la messa a valore della gestione del territorio”.

Secondo Pigozzo, vicepresidente della commissione Urbanistica, invece ci sarebbero “spazi di mediazione fra il testo presentato dal Pd e quello della Giunta. A patto che si parta dall’assunto alla base della nostra proposta, che è quello della messa a sistema e della valorizzazione della rete dei parchi, a partire dalle amministrazioni e non, all’opposto, dal taglio indiscriminato di risorse e dall’accentramento a livello regionale. Aspetto che è importante del nostro progetto di legge è la visione organica della materia attraverso un approccio multidisciplinare che mette insieme aspetti ambientali e urbanistici semplificando e chiarendo ruoli e competenze”.

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