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Demolizione e ricostruzione delle scuole Stefanini, il PD va contro il Comune

Il Partito Democratico, dopo il Consiglio Comunale di ieri sera, non condivide la possibilità di trasferire da settembre 2022 gli studenti al Turazza in via San Nicolò

"Chiediamo al Sindaco, all’Assessore Zampese ed alla Giunta Comunale di fare definitivamente chiarezza sulle opzioni che sono state previste per ricollocare gli studenti, i docenti ed il personale della Scuola Stefanini che verrà, secondo quanto ribadito dalla maggioranza ieri sera, demolita e ricostruita a partire da settembre 2022. A ridosso delle iscrizioni alle scuole secondarie di primo grado, che i genitori si appresteranno ad effettuare nel mese di gennaio 2022, non c’è ancora una decisione definitiva da parte della Giunta che, tuttavia, da mesi continua a diramare notizie ai media sull’argomento". A dirlo sono, in una nota congiunta: Giovanni Tonella (Segretario PD dell’Unione Comunale di Treviso); Stefano Pelloni (Capogruppo Consiglieri Comunali PD di Treviso); Liana Manfio (Segretario Circolo PD Treviso Nord); Andrea Nilandi (Segretario Circolo PD Treviso Centro) e Giuseppe Pesante (Segretario Circolo PD Treviso Sud).

"Posto che l’intervento di demolizione e ricostruzione è necessario e che, una volta effettuato, consegnerà a Treviso una scuola sicura dal punto di vista antisismico, energeticamente efficiente e più confortevole per tutti gli utenti che potranno frequentarla, è tuttavia necessario dare quanto prima risposte coerenti, trasparenti e precise a tutti i genitori che stanno scegliendo le scuole medie per il prossimo anno scolastico ed ai genitori che dovranno affrontare la scelta nei prossimi due o tre anni. L’avvicendarsi delle notizie scandite dalla Giunta, nei media, ha creato confusione. Non ultima l’idea di portare le Scuole Stefanini nell’edificio delle ex Scuole Turazza a San Nicolò, il quale risulterebbe fuori zona rispetto al bacino di utenza delle scuole stesse che coprono i quartieri del centro storico, di Selvana, di Fiera e di San Pio X".

"Condividiamo le preoccupazioni dei genitori, tra cui anche la difficoltà logistica che ne deriverebbe per portare i figli a scuola. Da considerare anche, che, qualora i lavori partano effettivamente a settembre 2022, va dato il tempo alle famiglie di organizzarsi e di scegliere in quale scuola iscrivere i figli. Auspichiamo, inoltre, che Sindaco ed Assessori inizino ad intavolare, sia con l’opposizione che con i genitori, un dialogo sereno volto a trovare una soluzione che vada a beneficio di tutti, valutando anche l’utilizzo di altri edifici in zone più vicine alla sede attuale della scuola, evitando così anche possibili cali nelle iscrizioni. Dialogo che avvenga attraverso dibattiti e incontri pubblici, nelle sedi istituzionali consone o con i mezzi di comunicazione online che tutti ormai abbiamo imparato ad utilizzare".

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