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«Letta stia sereno, al Veneto ci pensiamo e penseremo noi, anche in futuro»

Così il presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova, commenta le dichiarazioni del segretario del PD sul Presidente Zaia e sugli anni futuri della politica in Veneto

«Sono anni che il PD proclama di avere la Regione in pugno. Ed altrettanti che finisce con una goleada da attribuire non certo ai dem. Il governo della Regione è nelle mani ben salde del Presidente Zaia per altri quattro anni, quindi il PD non si disturbi a perdere tempo a pensare a quello che succederà dopo. Piuttosto si concentri sul lavoro da fare ora. La squadra di maggioranza, che ho l’onore di rappresentare, è preparata, motivata, capace. Lo è oggi, lo sarà domani. Letta, stavolta, può stare davvero sereno, perché a governare il Veneto ci pensiamo già noi». Con queste parole il presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova, commenta le dichiarazioni del segretario del PD sul Presidente Zaia e sugli anni futuri della politica in Veneto.

«Sono sicuro che il Segretario Letta, nel corso della sua gita in Veneto, avrà potuto ammirare l’efficienza, l’ordine e lo stato di salute nel quale si trova la nostra Regione. Non è il miracolo del Nord-Est calato dall’alto, ma il risultato di anni di duro lavoro della nostra amministrazione regionale. Quella stessa amministrazione che i suoi consiglieri a Venezia criticano da anni e sulla quale fanno polemiche continue. Con i risultati che possiamo vedere tutti. La squadra che affianca il Presidente Zaia è una macchina oliata da tempo: Giunta e Consiglio Regionale si muovono come una cosa sola, ogni giorno vengono incassati risultati a favore dei cittadini, grazie a una squadra di amministratori radicati e capaci. Non posso accettare, quindi, che Letta, o nessun’altro, venga a casa nostra a dettare lezioni e ad affermare che, dopo Zaia, c’è il vuoto. Letta farebbe bene a guardare prima al suo partito che, da decenni, non riesce ad andare oltre in Veneto a un ruolo da minoranza. O forse – si chiede in conclusione Villanova – crede che i Veneti non ricordino il boicottaggio del PD contro l’Autonomia del nostro Popolo?».

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