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Politica San Vendemiano

Da Re e il ritorno alle origini, dall'autolavaggio rilancia la "sua" Lega Nord

Dopo l'espulsione l'europarlamentare torna all'attacco «Ho sempre versato tutto al partito, per quasi 120mila euro, Salvini non mi ha mai risposto ai tanti messaggi inviati, mai un confronto». E in mattinata ha ricevuto il saluto dell'ex sindaco vittoriese Roberto Tonon

Il giorno dopo l'espulsione dalla Lega, l'europarlamentare vittoriese Gianantonio Da Re è ritornato in un luogo simbolico, il suo autolavaggio, a San Vendemiano. Un ritorno alle origini non causale quello in cui ha voluto incontrare i giornalisti perchè l'intenzione del "Baffo" è quella di voler riportare in auge quella che fu la Lega Nord, proprio a partire da Vittorio Veneto e dalle prossime elezioni comunali, primo banco di prove della sua riscossa. La Lega avrebbe dovuto candidare sindaco Gianluca Posocco, con Toni Da Re in lista, ma dopo l'esito del direttivo di Noventa padovana di ieri sera, 7 marzo, le carte sono tutte tutte rimescolate e davvero nessuno, in questo momento, vorrebbe essere nei panni del segretario provinciale della Lega Dimitri Coin. A lui il compito di risolvere questo rebus e di trovare chi vorrà schierarsi contro Toni. «Appoggerò tutti, fuorchè il candidato proposto da Stefani» ha detto, confermando che resterà in consiglio comunale, restando nel gruppo Lega (oggi era presente il capogruppo Mario Rosset).

Il rischio dello scisma è evidente e nei prossimi giorni si farà la conta di chi seguirà l'ex segretario regionale della Liga in questa nuova avventura. Oggi intanto si è intravisto l'ex sindaco di centrosinistra, Roberto Tonon, che ha voluto salutare e portare la sua solidarietà al "Baffo". «Abbiamo posizioni diverse ma in Comune il volere il bene della città» ha detto l'ormai ex leghista.

Sul rapporto con il "Capitano", Matteo Salvini, Da Re, è stato come prevedibile tranchant definendo la Lega di Salvini "un'usurpazione": «Il mio lavoro è stato con senso critico del segretario, ho chiesto mille volte di poter parlare con lui. Non mi ha mai risposto e quindi è anche giusto voltare pagina: esco dalla Lega di Salvini, rimango nella Lega nord. Ho versato tutto il mio obolo che dovevo, come accordo politico, le quote mensili di 2mila euro al mese, ho sempre versato tutto, fino a questo mese, per quasi 120mila euro alla Lega Nord perchè c'era la possibilità di scegliere, quindi vuol dire che il partito esiste, sarà una scatola vuota ma i soldi devono essere dentro».

Le due Leghe

«Ci sono già due Leghe e sono quelle che sono in contrapposizione nelle sezioni, dove ci sono due candidati sindaci, dove uno è della Lega Salvini e l'altro è di una Lega tradizionale» ha spiegato Da Re «sono cose diverse e purtroppo, erano partiti insieme: attenzione, non rinnego il partito nazionale voluto da Salvini perchè secondo me un partito territoriale se vuole incidere deve entrare in quel di Roma ed essere nella stanza dei bottoni però trasformare la Lega nord nella Lega Salvini premier e fare la Lega "Ponte di Messina", ecco a noi il "Ponte delle arance" non serve, è molto meglio il ponte di Vidor dove transitano tutti i prodotti delle nostre industrie artigiane e non solo, anche agricole. Trasformare dalla Lega Nord alla Lega sud è il vero errore che ha fatto il segretario».

Salvini "Cretino"

«Il "cretino" è come quando si dice qua in Veneto "mona"» ha raccontato l'europarlamentare «non è un'offesa, è un intercalare di un linguaggio che è proprio nostro, mi dispiace che il giornalista di Repubblica lo abbia ripreso, ma non aveva un senso di offesa ma un senso di critica politica e quindi mi dispiace però. Nel dossier portato da Stefani c'erano tutti i miei interventi, di questi giorni, non è il "cretino" che ha fatto scattare il tutto...  il dossier era già pronto, il pretesto gliel'ho dato io ma per litigare bisogna essere in due».

Cassandra Da Re

«Il 9 giugno vedremo se Salvini potrà dire di essere ancora il segretario» ha detto "Il Baffo" «certo i numeri li ha perchè ha bloccato tutto. Ora andrò una settimana a Strasburgo. Stamattina ho ricevuto talmente tanti messaggi e telefonate di solidarietà che non sono riuscito a rispondere a tutti: risponderò a tutti. Anche persone fuori regione con cui ho avuto in passato delle discussioni mi hanno chiamato per dirmi "hai ragione", anche se non è di gran conforto». Ci sarebberò già sul tavolo offerte per entrare in questa o quella lista per le prossime elezioni europee: a chi ha chiesto se Flavio Tosi fosse tra questi, Da Re ha dribblato. Non sarebbe certo il primo deluso tra i leghisti a cambiare casacca per rinforzare Forza Italia. Le carte sono sul tavolo, tutto è possibile. Anche se hai militari delusi che volevano stracciare la tessera lui stesso ha detto: «Non fatelo, ci sono momenti difficili e le battaglie si combattono da dentro».

Il futuro della Lega

Chi al posto di Salvini per il futuro della Lega? «Penso che Fedriga sia la persona giusta» ha replicato «un apersona che voglia prendere parte a questo progetto. Il 9 giugno sarà molto importante capire con che numeri si uscirà da questa consultazione europea. Quando le cose vanno male c'è sempre qualcuno che prende in mano la situazione e che cerca di portare ad una soluzione».

Stefani risponde con il "Polo identitario"

«La Lega, accompagnata da contenitori civici, è pronta a presentare candidati e programmi. Un vero e proprio polo identitario, territoriale che pone la comunità al centro del progetto politico». E’ questa la strategia lanciata dal Segretario Regionale della Lega, Alberto Stefani, in un comunicato diffuso in serata «Sappiamo che arrivare a ridosso delle elezioni, con candidati imposti da Roma non porta grandi risultati. Per amministrare serve concretezza e serietà, serve avere il tempo di ascoltare i cittadini e non avere la superbia di imporre nomi all’ultimo giorno utile. Questo metodo, già utilizzato alle elezioni amministrative, sarà lo stesso che adotteremo per affrontare la grande sfida delle future elezioni regionali. Liste vicine ai territori, ascolto delle comunità locali, candidati qualificati, facce nuove e pulite: questi gli elementi essenziali per costruire il futuro di questa terra».

Da Re con le tessere di Lega e Lega Nord

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