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Attualità San Giuseppe / Strada dell'Aeroporto

Treviso Ostiglia: è mancata Anna Maria, fiorista del capitello dell'Ultimo Miglio

Quartiere di San Giuseppe in lutto per la scomparsa di Anna Maria Mestriner, simbolo della pista ciclabile per la sua infaticabile passione nell'abbellire con i fiori il Capitello lungo la ciclabile e protagonista delle feste alla Contrada Moncia

I componenti del Gruppo Amici Ultimo Miglio, le famiglie della Contrada Moncia e tutto il quartiere di San Giuseppe a Treviso si è stretto in queste ore intorno ai familiari di Anna Maria Mestriner, per tutti la "Scabora" essendo la vedova di Guerrino detto "Nino" Scaboro, cavaliere della Confraternita di Sant'Antonio Abate e mastro caldarrostaio nelle feste della contrada.

Anna Maria aveva, nella sua vita, tre imperativi: la famiglia a cui era attaccatissima, la parrocchia di cui era parte attiva e partecipe ed il bicentenario capitello di Strada dell'Aeroporto di cui fu la fiorista, occupandosi con generosa passione e silente meticolosità delle piante che colorano da sempre, grazie a lei, quella piccola oasi verde a ridosso della Strada del Respiro, dove ha inizio l'ultimo miglio della ciclabile, luogo ameno di pace e serenità non solo per chi si ferma a pregare ma anche per quanti sostano per una pausa ristoratrice prima di riprendere il cammino e si godono i colori, cangianti a seconda delle stagioni, dei fiori che Anna Maria predisponeva sulle fioriere e all'interno dell'edicola votiva. C'erano stati, nel corso degli anni, dei furti vigliacchi sia di piantine che di contenitori ma questo, a parte il subitaneo momento di rabbia l'aveva spronata con maggior energia a ripristinare subito il maltolto affinchè il “suo” capitello tornasse a risplendere come lei voleva. Molti ricordano la volta in cui un contradaiolo aveva cercato di mettere dei fiori finti, carini tutto sommato ma che secondo lei stonavano terribilmente. "Dei fiori me rangio mi! (dei fiori mi occupo io!)" aveva tuonato, quasi avesse subito un'affronto al suo lavoro certosino e la cosa fini lì. Protagonista delle feste della Contrada Moncia era divenuta un'istituzione per la sua abilità di cuoca e pasticcera, sfornando a ripetizione prelibate leccornie che deliziavano i gaudenti commensali di quei convivi dove le famiglie si riunivano ed ognuno portava qualcosa per imbandire la tavola, rinsaldando così legami ed amicizie .

Vittore Trabucco

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