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AstraZeneca, il parere dell'Ema: «Nessuna restrizione per il vaccino»

Confermato il giudizio positivo sul rapporto rischi-benefici del farmaco: ammesso un possibile nesso con le trombosi rare come effetto collaterale. Cosa fare dopo la prima dose

Gli eventi rari di trombosi cerebrale "sono effetti collaterali molto rari" del vaccino di AstraZeneca. L'Agenzia europea del farmaco Ema ribadisce però che i benefici del preparato anglo-svedese superano ampiamente i rischi. E aggiunge: «Non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio».

Così i responsabili dell'Ema nella conferenza stampa sulla nuova valutazione della commissione di farmacovigilanza (Prac). «Non è stato mostrato un nesso con l'età tra gli eventi rari di trombosi e il vaccino di AstraZeneca» ha detto la direttrice dell'Ema, Emer Cooke. Una spiegazione plausibile per i rari eventi collaterali verificatisi dopo la somministrazione di AstraZeneca «è una risposta immunitaria al vaccino che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina, definita trombocitopenia indotta dall'eparina» ha spiegato ancora Cooke.

I sintomi: quando consultare il medico

L'Ema ha invitato le persone che hanno ricevuto il vaccino a cercare immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi di combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse. Pertanto è necessario consultare immediatamente un medico urgente se si manifesta uno dei seguenti sintomi nelle settimane successive all'iniezione:

  • fiato corto
  • dolore al petto
  • gonfiore alle gambe
  • persistente dolore addominale (pancia)
  • sintomi neurologici, come mal di testa grave e persistente o visione offuscata
  • minuscole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione

La possibilità di coaguli di sangue dopo l'iniezione di Vaxzevria è molto bassa, ma occorre un trattamento medico tempestivo per evitare complicazioni. Una spiegazione plausibile per la combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse è una risposta immunitaria, che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina spiega Ema. Il Comitato per la sicurezza (Prac) dell'Ema «ha richiesto nuovi studi a quelli in corso per fornire maggiori informazioni e intraprenderà tutte le ulteriori azioni necessarie». Non essendo stati riscontrati rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, non è stata raccomandata alcuna misura specifica anche a causa del modo diverso in cui sono utilizzati i vaccini nei vari Paesi Europei. Saranno le singole autorità statali a poter prendere decisioni in merito.

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