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Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Ulss 2, Francesco Benazzi confermato direttore generale per altri due anni

In carica a Treviso dal 2017, Benazzi resterà alla guida dell'Ulss 2 fino a marzo 2026. Lunedì le nomine a Palazzo Balbi da parte del Governatore Zaia alla presenza dell'assessore Lanzarin: «Confermo un magic team di grande qualità»

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha nominato lunedì 26 febbraio i direttori generali che guideranno le aziende sanitarie del Veneto per i prossimi due anni. I manager, ingaggiati con un contratto triennale in scadenza il 28 febbraio, rimarranno in carica fino ai primi di marzo 2026.

Il Governatore ha confermato per il prossimo biennio tutti i manager in carica, effettuando però alcuni spostamenti sul territorio «con il solo scopo - ha detto - di migliorare ulteriormente la performance complessiva che negli scorsi tre difficilissimi anni è stata comunque foriera di grandi risultati». Alla guida dell'Ulss 2 Marca trevigiana è stato confermato Francesco Benazzi, medico laureato in Medicina e chirurgia a Padova, direttore generale dell'Ulss trevigiana dal 2017. Alla fine di questo nuovo mandato, Benazzi sarà rimasto a capo della sanità trevigiana per nove anni. Dal 2008 al 2015 era stato dg dell'Ulss 15 Alta Padovana.

 PUNTO STAMPA DG-2287-2

Il commento

«Per prorogare gli incarichi - ha precisato Zaia - abbiamo fatto un approfondito lavoro di verifica e analisi dei risultati ottenuti, per il quale ringrazio l’Assessore Manuela Lanzarin e il direttore generale regionale della sanità Massimo Annicchiarico. Questa squadra di direttori generali - ha aggiunto - rappresenta una sorta di magic team, che ha combattuto in trincea durante la Pandemia, che ha gestito situazioni al limite della gestibilità, che ha affrontato con già ottimi risultati l’arretrato di 500 mila prestazioni che si era creato a causa del Covid, gestendo molto bene anche il fattore umano, sia rispetto al personale, che non ringrazieremo mai abbastanza, sia verso i cittadini. La promozione, e quindi la riconferma, sta nei numeri, perché, nonostante mille difficoltà, a cominciare dalla carenza nazionale di medici e infermieri, tutti i parametri di produttività sono vistosamente cresciuti».

Mancanza di medici

Nel 2023, ha detto Zaia, sono stati gestiti 640mila ricoveri (più 4% rispetto al 2022); eseguiti 488 mila interventi chirurgici (più 4%); erogate 10 milioni 389 mila prestazioni ambulatoriali (più 4%); gestiti 1 milione 839 mila 778 accessi ai Pronto Soccorso per adulti (più 3%); assistiti in pronto Soccorso Pediatrico 244.461 bambini (più 7%); il Suem 118 ha effettuato 479 mila 993 missioni (più 8%); sono stati eseguiti 960 trapianti. Per quanto riguarda il personale, sempre nel 2023, ci sono stati 3834 assunti, dei quali 937 medici e dirigenti, 1.582 infermieri professionali, 826 Operatori Sociosanitari, 463 amministrativi. I Concorsi completati sono stati 131 ma la carenza di medici resta oggi il problema più grande: «Siamo in grossa difficoltà» ha ammesso Zaia durante il punto stampa.

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