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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Addio a Silvio Berlusconi: «Ha scritto la storia della politica italiana»

L’ex presidente del Consiglio, leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset, aveva 86 anni. Tantissimi i messaggi di cordoglio dal mondo della politica veneta e trevigiana, Zaia: «Ci lascia un grande imprenditore, liberista e visionario»

Silvio Berlusconi è morto questa mattina, lunedì 12 giugno, all'ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni. Era ricoverato dallo scorso venerdì. In mattinata il fratello Paolo, insieme ai figli, sono accorsi in ospedale dove già si trovava Marta Fascina. Berlusconi si trovava in ospedale per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo. In precedenza, ad aprile, l'ex presidente del Consiglio era stato ricoverato dodici giorni in terapia intensiva al San Raffaele, per poi essere spostato in un reparto ordinario da cui è stato dimesso il 19 maggio.

I commenti

Luca Zaia, Governatore del Veneto, ricorda Berlusconi con queste parole: «Ci lascia un uomo che ha scritto la storia recente della politica italiana, un pioniere nel campo dei media, in particolare della televisione e della pubblicità. Nessuno può dimenticare la nascita del primo network italiano con le tre reti, la Fininvest, e la fondazione di Publitalia per la raccolta pubblicitaria. In campo politico ha saputo tessere alleanze ‘del buon governo’ sia nel Nord, sia nel Centro-Sud, lanciando un progetto politico che, già nei primi anni novanta, ha fornito un preciso referente all’elettorato di centro-destra, di chiara impronta liberista, valorizzando l’iniziativa privata. Rimarrà indelebile nei miei ricordi l’esperienza da Ministro, nel 2008, nel quarto governo Berlusconi, assieme, tra gli altri, a Bossi, Calderoli e Maroni. Una parentesi politica importante grazie alla quale abbiamo rimesso ‘l’azienda agricola italiana’ al centro dell’agenda politico-istituzionale nazionale. Un impegno a difesa del made in Italy, la lotta contro gli OGM, le battaglie per le quote latte, i riconoscimenti Unesco. Progetti sui quali ho continuato a lavorare anche nella mia terra, che nel 2010 mi ha scelto come guida del Veneto. Da ricordare anche l’amicizia con don Antonio Zuliani, il sacerdote della Piccola Comunità di Conegliano, il centro di recupero per tossicodipendenti - conclude Zaia -. Sempre vicino ai problemi reali del Paese, Berlusconi ha sempre cercato di interpretare al massimo le necessità del popolo. Oggi ci lascia un uomo che anche per le sue caratteristiche umane difficilmente si potrà scordare. Da parte mia e del Veneto, le più sentite condoglianze personali e istituzionali ai familiari».

Oggi, nel corso delle presentazioni al Sant'Artemio delle attività di Servizio Civile, organizzate dall'Associazione Comuni Marca Trevigiana, che coinvolgeranno nei prossimi mesi oltre 110 ragazze e ragazzi in tutto il territorio, il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi invitando tutti i presenti a onorare un minuto di silenzio in suo ricordo. «Esprimo il mio più profondo cordoglio per la scomparsa Silvio Berlusconi: un uomo che, con la sua attività politica e imprenditoriale, ha segnato la nascita e la chiusura di un'epoca, quella della Seconda Repubblica, contribuendo a scrivere indelebilmente la nostra storia, la storia dell'Italia così come la conosciamo oggi, in modo unico e irripetibile».

Mario Conte, sindaco di Treviso, ricorda così l'ex premier: «Ci lascia uno dei personaggi più influenti della politica italiana degli ultimi 30 anni, pioniere del centrodestra e della comunicazione. La sua visione, il suo entusiasmo e la sua lungimiranza lo hanno reso tra i politici più influenti degli ultimi 30 anni. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia, ai suoi cari e a tutti i sostenitori di Forza Italia».

Paola Roma e Marco Della Pietra, presidenti dell'Associazione comuni Marca trevigiana e del Centro Studi Amministrativi, si sono uniti ai messaggi di cordoglio con questa nota: «Intendiamo esprime massimo cordoglio a nome nostro, dell’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiane e del Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana per la scomparsa di Silvio Berlusconi, un uomo che ha lasciato il segno nel nostro Paese dal punto di vista imprenditoriale, sportivo e politico»

Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto, continua: «Con Silvio Berlusconi se ne va una pagina di storia dell’Italia. Ognuno di noi, com’è giusto che sia, coltiverà un suo personale giudizio sull’uomo, ma è fuor di dubbio che Berlusconi sia stato tante cose assieme e tutte in grado di lasciare il segno: dal grande imprenditore di successo al comunicatore geniale, dal politico importante per l’Italia e per l’Europa allo sportivo visionario. Il mondo del terziario di mercato - sottolinea Bertin - gli deve molto in termini di innovazione e in particolare il commercio, il turismo e i servizi del Veneto gli sono riconoscenti per aver difeso i valori nei quali credono gli operatori del settore. Alla famiglia e al partito che fondò in uno dei momenti più difficili della storia repubblicana, vanno le più sentite condoglianze di chi, come noi, crede nelle possibilità offerte dall’impresa e dal lavoro».

Enoch Soranzo, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d'Italia in Regione, aggiunge: «Si è spenta oggi una grande figura di statista, di imprenditore, di uomo e politico non sempre compreso, spesso criticato, che ha ha saputo creare nel nostro Paese una destra riformista, rinnovata nel respiro internazionale. Un politico che ha fatto la storia. Esprimo le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia e ai suoi cari, ricordando non solo i decenni in cui Berlusconi ha guidato l’Italia con grande capacità, ma anche l’imprenditore che ha dato vita a uno dei più importanti gruppi industriali d’Europa, assicurandone con lungimiranza il ricambio generazionale».

Matteo Zuccol, capogruppo di Forza Italia a Conegliano, conclude: «Siamo estremamente addolorati per la scomparsa del nostro leader. Una figura centrale sia come Presidente del Consiglio che come imprenditore. Dal ‘94 ha segnato la storia repubblicana creando una casa per tutti i liberali e moderati del centrodestra. Siamo costernati per la morte di un vero leader che ha saputo, nelle situazioni di crisi, come nel 2020 con il covid, mettere da parte,senza esitare, le logiche partitiche e dettare una linea di azione nell’interesse unitario della Nazione. A lui la mia gratitudine, e di tutti i giovani del partito, per aver mirato a creare una classe dirigente, a partire dagli amministratori locali, che fosse pragmatica e a contatto con il territorio. Grazie di tutto presidente».

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