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Castelfranco Veneto in prima linea per sostenere la neonata Fondazione Tina Anselmi

L’appello del sindaco Marcon a contribuire ai progetti dedicati ai più fragili: "La Fondazione merita l’interesse non solo da parte delle istituzioni, ma anche dei privati e del Terzo settore"

Un incontro cordiale e con una finalità ben precisa: sostenere concretamente a neonata Fondazione di Comunità Tina Anselmi. E’ quello avvenuto nei giorni scorsi in Municipio a Castelfranco Veneto tra il sindaco, Stefano Marcon, l’assessore ai servizi sociali, Roberto Marconato, la vicepresidente della Fondazione, Raffaella Munaretto e Laura Antonello per dare una mano concreta ad una realtà costituita per prendersi cura delle persone più vulnerabili e delle loro famiglie.

Nata attraverso le cooperative sociali L’Incontro, Ca’ Speranza e Orchidea, la Fondazione è frutto di un importante lavoro di rete tra le cooperative sociali e un gruppo di professionisti sui temi legali e fiscali e gode del sostegno della Direzione dei Servizi Sociali e del Distretto di Asolo. Infatti, fin dal suo esordio, ha ottenuto l’appoggio del comitato dei Sindaci dell’ULSS 2 - Distretto di Asolo che ha stanziato 70mila euro quale fondo costitutivo della Fondazione. Ora, a pochi mesi dalla costituzione e dall’inserimento nel Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) che formalizza l’attività della Fondazione, il Cda si sta attivando per accrescere la conoscenza di questa nuova realtà e raccogliere risorse anche dai privati del territorio.

Una missione che anche l’amministrazione comunale castellana condivide, per questo il sindaco Marcon e l’assessore Marconato hanno incontrato i rappresentati della Fondazione, sostenendone la visione e garantendo il supporto nell’intercettare donatori, investitori, istituzioni e organizzazioni del Terzo Settore del territorio interessate a contribuire economicamente ai progetti sostenuti dalla Fondazione. Spiega la vicepresidente della Fondazione, Raffaella Munaretto: “Progetti eterogenei e destinati alle persone più fragili: disabili, minori, persone che si trovano in situazioni di forte necessità e finalizzati a garantire loro una vita dignitosa, offrendo opportunità sociali, assistenziali e lavorative affinché possano, insieme a noi, sentirsi parte attiva della comunità”.

Tra gli altri focus della Fondazione, anche il tema del “Dopo di noi” rispetto al quale, in collaborazione con le cooperative sociali L'Incontro, Ca' Speranza e Orchidea, ha elaborato una proposta di accompagnamento nella conoscenza e nell’utilizzo degli strumenti giuridici a sostegno del progetto di vita. Le donazioni possono essere sia continuative oppure occasionali e permettono alla Fondazione di finanziare i progetti sociali di sviluppo del territorio a sostegno delle persone più fragili ma anche di incrementare il suo patrimonio, assicurando così lunga vita ai progetti e fondi attivi.

Chi sceglie di diventare partner della Fondazione si unisce nell’impresa di sviluppare progetti innovativi di welfare con risultati misurabili nel tempo e che miglioreranno il benessere della nostra comunità e arricchiranno di prestigio e significato il brand dell’azienda. Aggiunge il sindaco, Stefano Marcon: “Nonostante la breve vita, tanto è il riscontro ed il fermento che sta riguardando la Fondazione Tina Anselmi che per finalità e modalità è un unico nel nostro territorio. Proprio per questo merita l’interesse non solo da parte delle istituzioni, che già si sono dimostrate attente e disponibili a sostenere la Fondazione, ma anche dei privati e dell’interno mondo del Terzo settore che auspico si dimostrerà sensibile a supportare questa nuova realtà che ha a cuore i più fragili”.

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