rotate-mobile
Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Covid contagi in ripresa, l'Ulss 2: «129mila Over 60 senza quarta dose»

Ricoveri ospedalieri in calo ma incidenza dei positivi passata da 200 a 400 casi su 100mila abitanti nelle ultime settimane. Sei i pazienti ricoverati per West Nile, 5 i casi di vaiolo delle scimmie

Tornano ad aumentare i contagi Covid in provincia di Treviso: il bollettino di Azienda Zero di venerdì 26 agosto indica 373 nuovi positivi nelle ultime 24 ore e un totale di 6.757 contagi a livello provinciale. Il direttore generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi, commenta: «Nelle ultime settimane l'incidenza provinciale è passata da 200 a 400 casi su 100mila abitanti. In aumento anche l'indice Rt salito a 0,34. Nessun allarmismo per ora - commenta Benazzi - ma questi numeri potrebbero essere un primo campanello d'allarme in vista dell'arrivo dell'autunno». Fortunatamente i ricoveri ospedalieri sono in calo: 62 i pazienti attualmente positivi negli ospedali della Marca, uno solo di questi in terapia intensiva a Treviso. In area medica 18 ricoverati all'ospedale Ca' Foncello, 25 a Vittorio Veneto, 18 a Montebelluna. «Purtroppo - continua Benazzi - 129mila Over 60 residenti in provincia di Treviso non hanno fatto la quarta dose di vaccino anti-Covid e gli Over 80 che hanno aderito alla vaccinazione sono solo il 28%. Nonostante questo i contagi nelle Rsa restano sotto controllo: ad oggi sono 38 in tutto». L'intenzione dell'Ulss 2 è quella di puntare tutto sulla campagna di vaccinazione antinfluenzale al via in autunno: «Puntiamo ad un'alta adesione tra gli Over 60, in modo da contenere il più possibile nuove possibili ondate nei prossimi mesi» conclude il direttore generale. Una sessantina i dipendenti dell'Ulss 2 attualmente positivi al virus, quelli sospesi perché non vaccinati sono invece 135.

West Nile

Venerdì 26 agosto il dg Benazzi ha dato anche un rapido aggiornamento sui casi di West Nile nella Marca: ad oggi sono 6 le persone ricoverate in ospedale ma, tra giugno e luglio, nella Marca sono stati trovati ben 63 casi di cui 29 ospedalizzati e 2 morti. Nelle ultime ore è emerso un nuovo caso sospetto nel distretto di Treviso mentre, da giugno, i casi scoperti sono stati: 51 nel distretto di Treviso, 4 a Castelfranco Veneto, 4 a Pieve di Soligo e altri 4 provenienti da fuori Ulss. Tra i pazienti più gravi ricoverati finora, una 15ina di casi di encefalite e 29 meningiti, tutte risolte. Sono 227 i casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 123 di “semplice” febbre e 104 della forma neuroinvasiva. A dirlo è il bollettino di sorveglianza delle arbovirosi, pubblicato oggi dalla Direzione regionale Prevenzione. Il report regionale indica anche 14 decessi, in persone dell’età media di 83,6 anni, per l’85,7% maschi. Sono inoltre 25 i casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione.

La febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età. Il bollettino contiene anche i conteggi di altre virosi: la febbre Dengue fa registrare 16 casi, tutti provenienti da Paesi esteri (Brasile, Cuba, Kenya, Maldive, Sri Lanka Thailandia e Togo). Il Toscana Virus presenta 3 casi, tutti segnalati dalla provincia di Padova. Nessun caso, infine, di Chikungunya, Zika e Usutu.

Cinque, infine, i casi di vaiolo delle scimmie attualmente diagnosticati in provincia 1 a Treviso, 2 nel distretto di Asolo e 2 a Pieve di Soligo, tutti in osservazione domiciliare con sintomi lievi. Il primo caso scoperto nell'Ulss 2 risale al 22 giugno scorso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid contagi in ripresa, l'Ulss 2: «129mila Over 60 senza quarta dose»

TrevisoToday è in caricamento