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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Crocetta del Montello

Grave di Ciano, il Comune porterà le istanze dei cittadini nella fase progettuale

Il Tribunale delle Acque ha giudicato inammissibili i ricorsi del Comune di Crocetta del Montello, riconoscendo però la valenza ambientale e paesaggistica del sito e la necessità di un confronto interistituzionale in sede di progettazione

La battaglia per la salvaguardia delle Grave di Ciano continuerà in fase progettuale. La sentenza del Tribunale delle Acque che ha ritenuto inammissibili i ricorsi presentati dal Comune di Crocetta del Montello non ferma l’impegno dell’Amministrazione comunale a salvaguardia di un’area ambientale e paesaggistica di alto pregio, che rappresenta un terzo della superficie comunale. Il tribunale ha giudicato inammissibili i ricorsi con cui Crocetta contestava la Delibera di Giunta Regionale del Veneto n° 302/2021 in cui si avviava la progettazione delle casse di espansione a Ciano. Oltre a evidenziare la carenza pianificatoria di questa Delibera di Giunta Regionale, il ricorso contestava anche la scelta dell’Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi Orientali di inserire l’opera nel Piano di Gestione del rischio alluvioni nel dicembre del 2021.

Pur giudicando inammissibili i ricorsi, il Tribunale delle Acque con la sentenza n° 26/2024 sancisce un importante elemento che conferma la bontà di quanto sostenuto dall’Amministrazione comunale di Crocetta del Montello. «Il Tribunale delle Acque Pubbliche - ricorda il Sindaco Marianella Tormena -, pur riconoscendo la valenza ambientale e paesaggistica del sito, ha ritenuto che il confronto – anche interistituzionale – sull’opera sia rimesso e debba avvenire in sede di progettazione e l’Amministrazione di Crocetta del Montello è pronta a far valere le sue ragioni in questa sede con evidenze anche tecniche».

Inoltre, la sentenza del Tribunale delle Acque sancisce anche che lo studio di fattibilità su cui si basa l’attuale visione delle casse “è meramente propedeutico e strumentale al sub-procedimento di progettazione, nel cui ambito s’esperisce la verifica di compatibilità delle opere progettate sotto il profilo paesaggistico ed ambientale del sito in cui esse ricadono”. È bene ricordare che lo studio di fattibilità aveva permesso alla Regione Veneto di chiedere, nel 2017, il contributo al Ministero della Transizione Ecologica per il finanziamento con cui ora si sta effettuando la progettazione. L’auspicio è che la Regione Veneto possa avviare quanto prima un tavolo di confronto con le Amministrazioni locali interessate, così da definire un percorso progettuale non lesivo del territorio di Crocetta del Montello e della sua cittadinanza.

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