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Addio a monsignor Conte, sacerdote trevigiano molto conosciuto a Piacenza

Don Giancarlo Conte, fondatore della parrocchia di San Giuseppe operaio, è mancato all'età di 90 anni. I funerali saranno celebrati nel pomeriggio di venerdì 23 aprile

Addio a monsignor Giancarlo Conte, fondatore e storico parroco della chiesa cittadina di via Martiri della resistenza. Don Conte si è spento nel pomeriggio di martedì 20 aprile, all'età di 90 anni. Una figura di riferimento del quartiere della Galleana per oltre 30 anni, da quando agli inizii degli anni settanta aveva ricevuto l'incarico di fondare lì la parrocchia di San Giuseppe operaio. Nato a Treviso il 16 giugno 1930, don Conte era stato ordinato sacerdote il 4 giugno del 1955. Ha svolto i primi anni del suo ministero come collaboratore nella parrocchia di Pianello Val Tidone, poi nell'autunno del 1963 era stato nominato collaboratore presso la parrocchia della Santissima Trinità di Piacenza. Nell'autunno del 1972  la nomina a delegato vescovile della erigenda parrocchia di San Giuseppe Operaio, di cui era diventato parroco il 1 gennaio 1978, restandovi fino al 2014, anno in cui si era ritirato dall'incarico. I funerali si terranno venerdì 23 aprile, alle ore 15.30, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Operaio e saranno presieduti dal vescovo Adriano Cevolotto. 

Il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, lo ha ricordato con queste parole: «La scomparsa di don Giancarlo Conte unisce, nel cordoglio, l’intera comunità piacentina, che oggi piange non solo un rappresentante della sua Chiesa amato e rispettato da tutti, ma innanzitutto un uomo di fede che ci ha lasciato una testimonianza di autentica generosità e di grande, straordinaria umanità. Per oltre 40 anni - commenta il primo cittadino - è stato una preziosa guida pastorale e un solido punto di riferimento per i parrocchiani di San Giuseppe Operaio. Con la sua scomparsa, Piacenza perde una figura straordinaria non solo per la bontà d’animo, l’autorevolezza e la vivacità intellettuale che hanno caratterizzato la sua attività sacerdotale, ma anche per la sua capacità di rappresentare, con la disponibilità e il senso di responsabilità verso la collettività che lo contraddistinguevano, un esempio autentico di generosità, amore per il prossimo e vicinanza a chiunque avesse bisogno di aiuto. La sua dedizione alla comunità, in un lungo cammino spirituale e umano, sarà ricordata dai tanti che gli hanno voluto bene».

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