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Addio a Franca Ripa, vedova Lovat e anima della libreria di Villorba

Martedì 13 luglio è mancata all'affetto dei suoi cari all'età di 80 anni. Vedova di Adamo Lovat lascia il figlio Loris e tre nipoti. Sui social il ricordo commosso dello staff della libreria. Venerdì 16 luglio i funerali

La libreria Lovat di Villorba è in lutto per la scomparsa di Franca Ripa, vedova del fondatore Adamo Lovat. Una perdita enorme non solo per lo staff e i clienti del celebre ex centro biblioteche ma anche per tutto il mondo della cultura trevigiana. A dare il triste annuncio è stato, martedì 13 luglio, lo staff della Lovat in un lungo e toccante post di cordoglio affidato ai social.

La storia della libreria

Oltre tre decenni e tre generazioni cresciute tra i libri alla Lovat di Villorba: un'avventura imprenditoriale unica nel suo genere, avviata da Adamo insieme all'amata moglie Franca. Dopo esser emigrato in Svizzera, alla fine degli anni '50, Lovat era tornato in Italia per lavorare nel mondo dei libri per conto dell'agenzia Einaudi. Nei primi anni '80 decide di aprire, insieme a un socio di Villorba, il Centro servizi biblioteche pensato per la vendita istituzionale a biblioteche, comuni e scuole. La metamorfosi da centro fornitura a libreria arriva nel settembre del 1988 grazie ad un'intuizione di Adamo. Nel 2001, dopo la sua morte, arriva il primo cambio generazionale. Il passaggio di testimone va al figlio Loris, padre di Nicolò. Ma insieme al lavoro, fino al 2009, tra montagne di libri ci sono anche il fratello di Adamo e ovviamente la signora Franca, sempre presente e pronta a dare una mano.

Il ricordo

Lo staff della Lovat e i familiari di Franca hanno voluto ricordarla con queste parole: «Avevi l’aria burbera: ossuta, spigolosa, con i capelli corti. Quasi maschile anche nell’abbigliamento, ingentilito solo da qualche foulard colorato. Eppure, lavorandoci insieme per diversi anni, abbiamo conosciuto e apprezzato la sua profonda umanità e il suo cuore d’oro. Eri una donna forte, coraggiosa, seria. Una vera montanara temprata dalla vita e dal lavoro. Sempre presente nella tua libreria, la prima ad arrivare e l’ultima ad andarsene, presidiavi la cassa da cui osservavi il mondo con curiosità e ironia, condividendo a volte commenti caustici o divertiti. Riservata, di poche parole, ma sinceramente interessata e partecipe dei problemi di chi ti stava accanto, sempre disponibile ad accogliere parenti, amici e colleghi, chiunque avesse bisogno di ospitalità.

Alleggerivi le nostre giornate quando, a turno, caricavi tre di noi sulla tua mitica Peugeot per andare a pranzare assieme, rigorosamente con un bicchiere di vino rosso perché "l’aqua marsise i pai". Per noi avevi un affetto ruvido e sincero, che si coglieva nella piccola attenzione, nel sorriso compiaciuto e imbarazzato con cui rispondevi agli abbracci, e nella capacità di giocare e di stare allo scherzo. Potevamo vederti cacciare con disinvolta e divertita cattiveria una mosca o fermarti in posa plastica a mimare una mossa di Kung Fu vista in qualche film. Se in libreria si sentiva il lamento di un bambino, dalla cassa si alzava, sommessa ma decisa, l’invocazione a Erode e, quando ci voltavamo a guardarti con stupore, coglievamo subito un lampo divertito e complice nei tuoi piccoli occhi scuri e aguzzi. Avevi già pronte le caramelle e ridevamo con te. Ora, quando si spengono le luci ed è ora di chiudere, la tua voce risuona ancora: "C'è qualcuno?" Ciao Franca, stai tranquilla, chiudiamo noi». Franca Ripa lascia il figlio Loris, le nuore Carlotta e Laura, i nipoti Nicolò, Tommaso e Federica e due pronipoti. Il funerale venerdì 16 luglio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Villorba. Dopo la cerimonia, la salma della signora Franca verrà cremata.

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