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Attualità Cessalto

Presepe vivente inclusivo, nella grotta Gesù è una bambina

Lo scorso 23 dicembre a Cessalto Gesù è stato interpretato da una bambina. Sabato 6 gennaio la seconda rappresentazione mentre il 30 dicembre ci sarà il concerto del coro Revelation Gaspel Lab Project

La polemica del "cucù" al posto di "Gesù" in una scuola di Padova non si è ancora placata che, da Cessalto (in provincia di Treviso), ne è subito nata un'altra relativa al presepe vivente inclusivo arrivato quest'anno alla sua sesta edizione dopo essersi guadagnato un posto di primo piano nel panorama nazionale come una delle poche rappresentazioni della Natività alle quali partecipano anche figuranti con disabilità.

La novità più grande di quest'anno è stata svelata durante la rappresentazione dello scorso 23 dicembre quando Gesù bambino è stato interpretato da una bambina. Un cambiamento importante alla tradizione che non è passato certo inosservato al pubblico sempre più numeroso di Cessalto fra cui intere famiglie e molti, anzi moltissimi, bambini e ragazzi. Gesù bambinA è quindi diventato in queste ore un vero e proprio caso: sabato 6 gennaio, dalle 17.30 alle 19.30 ci sarà la seconda e ultima rappresentazione del Presepe vivente inclusivo e l'attesa è già tutta volta a scoprire se la nuova natività verrà riproposta anche nel giorno dell'Epifania. L'altra novità che i visitatori troveranno a Cessalto sarà l'allestimento ricostruito nel sagrato della chiesa parrocchiale che quest'anno, 800 anni dopo il primo presepe vivente realizzato da San Francesco, richiamerà proprio la città di Assisi con la basilica in scala, frutto di circa nove mesi di lavoro.

Ogni anno a Cessalto c'è una postazione che richiama ad un particolare tema d'attualità che l'anno scorso era rappresentato dalla guerra attraverso l'interpretazione di una donna ucraina nella veste di Maria mentre riceveva l'Annunciazione dall'Arcangelo Gabriele, mentre quest'anno si rivolge alla vita nelle carceri con una postazione ad essa dedicate, carceri che nella realtà attuale spesso sono oberate da problemi di sovraffollamento e vetustà e sulle quali l'intento è di far riflettere il visitatore anche sul valore del perdono e della riabilitazione. A rendere possibile tutto ciò, oltre a Don Mauro Gazzelli, sono un gruppo di volontari dell'Organizzazione di Volontariato Il Melograno coadiuvati e coordinati nei minimi dettagli dalla direttrice artistica Loredana Dridani che, con la collaborazione del Circolo Culturale Noi e del Comune di Cessalto, lavorano da un anno all'altro accumulando l’esperienza delle precedenti edizioni alle spalle per manutenere, conservare, abbellire ed ingrandire il villaggio ospitante il presepe vivente.

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