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Silea, San Biagio e Monastier presentano le osservazioni al "polo Amazon"

Consegnati in Regione e al Comune di Roncade i documenti che evidenziano le criticità del progetto tra cui l'impatto ambientale del progetto e le ripercussioni al traffico della zona, anche alla luce del collegamento tra A27 e la Pedemontana e della realizzazione del polo Marchiol sulla Treviso-mare

Le Amministrazioni Comunali di Silea, San Biagio e Monastier hanno presentato al Comune di Roncade e alla Regione Veneto le osservazioni inerenti la “Realizzazione di uno stabilimento produttivo destinato ad attività logistica nel territorio comunale di Roncade” ovvero il polo logisticco di Amazon. Molte le perplessità evidenziate dalle Amministrazioni dei territori confinanti con il comune di Roncade: da mesi Silea, Monastier di Treviso, San Biagio di Callalta e Meolo sono infatti in costante dialogo nella valutazione dei contenuti del Rapporto Ambientale e del progetto di sviluppo del nuovo Polo Amazon, per indagare gli effetti e gli impatti che tale progetto andrà a generare sui propri territori.

La prima forte criticità riguarda il Rapporto Ambientale dove si afferma che “Sulla base delle mitigazioni, delle compensazioni e dei miglioramenti ambientali previsti e in relazione ai contenuti del Monitoraggio proposto, è possibile affermare che la Variante è sostenibile dal punto di vista ambientale”. Le preoccupazioni sono fondate sul fatto che nella tabella di Valutazione non emergono in alcun modo impatti negativi “significativi” per nessuna componente ambientale. Le Amministrazioni richiedono quindi di approfondire maggiormente la stima degli effetti significativi derivanti dall’attuazione della variante urbanistica, in particolare per quelle componenti ambientali in cui sono state riscontrate maggiori criticità. Contestualmente si chiede di definire ulteriormente le azioni e gli interventi mitigativi.

Inoltre le Amministrazioni evidenziano diverse criticità legate al traffico. La prima riguarda l’aumento del traffico legata anche al polo logistico e direzionale che la ditta Marchiol sta realizzando lungo la SR 89, a circa 6,5 km a ovest del polo Amazon, sempre nel territorio comunale di Roncade a confine con Silea, per il quale è previsto l’insediamento di più di 300 dipendenti oltre alla movimentazione di mezzi commerciali. Tale polo andrà di conseguenza ad aumentare ulteriormente la pressione sulla SR89 e sulla viabilità collegata.

Il secondo punto di criticità riguarda l’assenza delle valutazioni delle ripercussioni sul casello autostradale della A27 Treviso sud, il quale rappresenta il nodo di riferimento di accesso alla rete autostradale di mezzi e merci diretti verso Belluno e, in futuro non molto lontano, con l’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta (i cui dati sugli scenari di traffico sono disponibili presso la Regione Veneto), anche in direzione Vicenza/Verona. Infine non si tengono in considerazione le aree produttive inattuate presenti lungo la SR 89 nel limitrofo Comune di Meolo, che se avviate (anche grazie all’indotto del Polo Amazon) porterebbero alla generazione di un carico di mezzi insostenibile per tutto l’asse della SR89 e a ricaduta sulla viabilità afferente.

La preoccupazione dei sindaci

Il Sindaco di Silea, Rossella Cendron: «Siamo molto preoccupati per l’assenza di una seria e precisa valutazione delle conseguenze che la variante avrà sul territorio: il casello autostradale di Treviso Sud registrerà un aumento considerevole di accessi sia in entrata sia inuscita, considerando anche l’innesto con la Pedemontana Veneta e il nuovo polo Marchiol. Di conseguenza la viabilità circostante, con tangenziale e Treviso mare in primis, che già sono sottoposte a flussi intensi nelle ore di punta. Chiediamo che ci sia chiarezza nella valutazione al fine di individuare possibili azioni correttive».

Il Sindaco di Monastier, Paola Moro: «Il rischio è di trovarci di fronte ad un notevole peggioramento sotto i profili di qualità ambientale e viabilità per un vasto territorio, senza dimenticare l’aspetto sociale legato all’arrivo nel territorio di persone che avranno per lo più contratti di lavoro precario. Sostanzialmente un peggioramento della qualità della vita per migliaia di persone che abitano questi territori. Chi ci guadagnerà? È per questo che unitamente ad altri amministratori chiediamo garanzie e  ci appelliamo al buon senso».

Il Sindaco di San Biagio di Callalta, Alberto Cappelletto: «Si tratta di un intervento impattante, per cui ogni obiettivo di mitigazione utile a migliorare il risultato finale va perseguito. Noi chiediamo che venga posta una particolare attenzione all’inserimento progettuale con riguardo agli aspetti paesaggistici nonché alle opportune misure di compensazione ambientale attraverso la realizzazione di adeguate aree a verde, finalizzate alla riduzione dell’impatto atmosferico causato dall’aumento del traffico».

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