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Luminarie, Penzo attacca la Diocesi: travolto dalle polemiche si dimette

L'attacco scomposto dopo il no alla stella tra Duomo e Battistero: «Mi viene ingenuamente da pensare che il divieto dipenda dal fatto che non ci siamo proposti di pagare un compenso alla diocesi stessa?!». In serata la decisione di farsi da parte: «Voglio tornare ad essere libero di parlare con la mia testa, ed eventualmente anche di sbagliare e poi correggermi»

Veneto Imprese Unite, acquisita la gestione delle luminarie natalizie di Treviso, perde nella stessa giornata il suo presidente e fondatore, Andrea Penzo Aiello, protagonista di un attacco maldestro e scomposto contro la Diocesi di Treviso che ha risposto legittimamente con un diniego, ma forse in maniera troppo gelida secondo l'ex presidente, alla richiesta dell'associazione di posizionare una stella luminosa tra Duomo e Battistero. Penzo Aiello, travolto da attacchi e polemiche interne alla sua associazione è stato costretto a farsi da parte. Sotto accusa in particolare alcune righe del suo post: «Mi viene ingenuamente da pensare che il divieto dipenda dal fatto che non ci siamo proposti di pagare un compenso alla diocesi stessa?! A pensare male si fa peccato.. ma spesso ci si prende».

Il post sulle luminarie al Duomo e l'attacco frontale alla Diocesi

A PENSARE MALE SI FA PECCATO, MA SPESSO CI SI PRENDE

Quest'anno la gestione delle luminarie natalizie di Treviso è stata affidata ad un tavolo trasversale tra associazioni del territorio, capitanato da Veneto Imprese Unite. Con il grandissimo impegno di TUTTI, ed in particolar modo del mio Consiglio Direttivo -che non smetterò mai di ringraziare-, si sta portando a termine oltre all'installazione dei classici fili luminosi nelle vie anche quella di una serie di sculture luminose in alcune piazze del centro. Per coinvolgere anche il Duomo e abbellire gratuitamente anche la piazza che ospiterà le principali funzioni religiose legate al Natale, abbiamo chiesto alla diocesi la possibilità di posizionare una grande stella (foto) che richiamasse la natività tra il battistero e la chiesa. Nessun intralcio per i fedeli, nessuna figura fuori luogo, nessuna spesa per la diocesi poiché veniva completamente pagata dalle imprese partecipanti al progetto. Questa mattina, dopo un primo riscontro telefonico ci è arrivata la mail che NON ci concede lo spazio per l'installazione. Considerando che non vi è alcun impedimento oggettivo né alcun problema che si potrebbe generare, mi viene ingenuamente da pensare che il divieto dipenda dal fatto che non ci siamo proposti di pagare un compenso alla diocesi stessa?! A pensare male si fa peccato..ma spesso ci si prende.

Il pentimento

«Lo so, dovrei imparare a tenermi la lingua tra i denti ogni tanto» ha scritto alcune ore dopo «Ma sono fatto così, non riesco a non dire ciò che penso, nella mia pagina privata, a titolo personale. E questo, ovviamente, non si addice ad un ruolo istituzionale come il Presidente di un'associazione. Per questo motivo, per continuare a restare libero di parlare con la mia testa -magari con qualche errore di comunicazione in meno- e per non mettere in difficoltà gli associati e l'associazione, è giunto il momento di dimettermi e tornare ad essere orgogliosamente un semplice barista».

La resa e le dimissioni

«Voglio tornare ad essere libero di parlare con la mia testa» questa la nota di Penzo Aiello pubblicata sulla pagina di Veneto Imprese Unite «ed eventualmente anche di sbagliare e poi correggermi, senza correre il rischio di danneggiare i miei associati e tutta VIU. Ora mi dedicherò di più alla mia famiglia, a mia figlia nata poco più di un mese fa, al mio locale che sta raggiungendo traguardi sorprendenti e a VIU per quanto un semplice associato possa fare. Grazie a tutti per la fiducia riposta in me fino ad oggi e scusate se ho mai offeso o danneggiato qualcuno. Ma per me, la libertà di pensiero e parola deve restare sovrana».

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