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Via del Mare, i partiti propongono un documento condiviso: Lega assente

Venerdì 22 marzo il secondo incontro di confronto a Silea con le segreterie provinciali e regionali di partito senza Lega e Fdi. L’idea del documento condiviso è stata di Flavio Tosi (Forza Italia) ed è stata subito sposata dagli altri consiglieri regionali presenti

L'incontro di confronto sul progetto della Via del Mare che si è svolto venerdì 22 marzo a Silea con i rappresentanti delle segreterie di partito regionali e provinciali ha fatto seguito al tavolo di concertazione che si è tenuto a Silea lo scorso 26 febbraio coinvolgendo diversi enti interessati al nuovo progetto della Via del Mare, dimostrando che la volontà di continuare sulla strada del confronto.

All’incontro sono intervenuti Flavio Tosi, Fabio Chies e Cristina Andretta (Forza Italia), Andrea Zanoni, Giovanni Zorzi e Francesca Zottis (PD), Nicolò Rocco, Marco dal Paos e Alessandro Finotto (Azione), Francesco Secchieri (Partito Socialista Italiano), Miriam Poloni (Sinistra Italiana), Arturo Lorenzoni (Gruppo Misto) e Enrico Bruttomesso (portavoce regionale di Europa Verde). Ha fatto invece pervenire una lettera Martina Cancian (Italia Viva), in cui ha sottolineato che “la mancata condivisione del progetto con i territori attraversati porta ad una contrapposizione ideologica che esclude un vero dialogo e la possibilità di migliorare il progetto”, mentre una mail di diniego è pervenuta da Lucas Pavanetto (consigliere regionale di Fratelli Italia), che ha lamentato la "modalità strumentale e non opportuna" di affrontare la questione. Assenti i rappresentanti della Lega.

Via del Mare - Silea-2

Gli interventi

L'appuntamento si è aperto con la proposta di Flavio Tosi, segretario regionale di Forza Italia, di redigere un documento bipartisan da portare all’ordine del giorno in consiglio regionale per invitare la Giunta al dialogo con i rappresentanti dei territori e con l’invito a sostenerla ai consiglieri regionali di tutti i partiti. «Concordo - ha spiegato Tosi - che la questione non sia politica ma di rispetto dei territori».

«Ci stiamo muovendo dal punto di vista legale, - ha detto il sindaco di Silea, Rossella Cendron - ma ribadiamo la nostra volontà a trovare un dialogo. Ad ora non abbiamo risposta dalla Regione alle nostre richieste di confronto e mi stupisce leggere sulla stampa che i cinque Comuni che hanno presentato ricorso al Tar del Veneto per l’aggiudicazione dell’opera (Fossalta di Piave, Meolo, Monastier di Treviso, Roncade e Silea) vengano definiti “polemici” e le motivazioni “strumentali e politiche”. Noi agiamo nell’interesse dei nostri cittadini, ai quali la politica deve dare delle risposte, e il nostro ricorso ha ottenuto già un risultato: far sì che Comuni che si erano detti favorevoli all’opera si siano interrogati in merito ad alcuni risvolti a seguito delle nostre argomentazioni”. L’invito è stato rivolto alle segreterie di partito provinciali e regionali perché, come hanno spiegato i sindaci dei cinque Comuni, “i partiti sono un ottimo strumento per condividere opinioni e strategie».

L’invito è stato accolto da Francesca Zottis, consigliere comunale del Comune di San Donà, consigliere regionale del PD e vicepresidente del Consiglio Regionale, e da Andrea Zanoni, consigliere regionale del PD che ha sottolineato: «C’è anche una questione normativa da tener presente: le attuali leggi impediscono ad un ente pubblico (la Regione, in questo caso) di affidare un’opera (la Via del Mare) a società (il Consorzio Sis) che siano state sanzionate per inadempienza (i ritardi per la Pedemontana, calcolati dalla Corte dei Conti in 3/6 anni). Oltre al fatto che la Via del Mare si basa su un quadro conoscitivo del 2006/2007: si tratta di dati che appartengono a un’epoca diversa da quella attuale». D'accordo con la proposta di Tosi anche Arturo Lorenzoni, consigliere regionale del Gruppo Misto, che ha aggiunto: «La Via del Mare non è solo un problema dei Comuni ricorrenti, è un problema del Veneto: utilizzare uno strumento che ha numerosi limiti significa guardare indietro, non avanti. È una risposta vecchia a problemi nuovi. Perché ad esempio non si sta investendo nel trasporto pubblico lungo questa nuova strada?».

Alla mattinata era presente anche Fabio Marin, sindaco del Comune di San Zenone degli Ezzelini, che ha vinto i ricorsi per le opere complementari della Pedemontana, ed è intervenuto in appoggio ai Comuni ricorrenti: «Anche in questo caso, come avvenuto con noi, riconosco il metodo della non risposta e del non ascolto». Il documento proposto da Tosi è dunque un passo avanti nella ricerca di dialogo con la Regione. Nel frattempo venerdì sera, alle 20.30, nella Sala polivalente in piazza Marconi a Monastier di Treviso è in programma la serata informativa rivolta alla cittadinanza.

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