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Covid, Zaia: «Siamo tornati ai numeri ospedalieri di marzo»

Posticipata la pubblicazione della nuova ordinanza regionale: arriverà domani, giovedì 12 novembre, e sarà valida solo per il Veneto. 46 nuovi decessi nelle ultime 24 ore in Veneto

«Siamo tornati ai numeri ospedalieri che avevamo a marzo durante la prima ondata Covid in Veneto. I ricoveri in terapia intensiva sono più diluiti ma quegli negli ospedali continuano a pesare molto sulla nostra sanità. Rischiamo quindi di avere un numero addirittura superiore nei prossimi giorni rispetto ai numeri della prima ondata. Per nostra fortuna i malati restano meno tempo negli ospedali ma avere letti liberi a disposizione resta l'urgenza primaria».

Mercoledì 11 novembre il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha iniziato con queste parole il nuovo punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto. «La nuova ordinanza regionale arriverà domani. L'abbiamo già scritta ed è pronta ma volevo confrontarmi con i colleghi governatori di Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna prima di presentarla. Sarà un'ordinanza valida solo per il Veneto, ma avrà molti punti di contatto anche i provvedimenti che prenderanno le regioni confinanti. Ho sentito i sindaci del nostro territorio e sono tutti uniti in una grande squadra. C'è grandissima preoccupazione per gli assembramenti che abbiamo visto lo scorso fine settimana. Non devono ripetersi più. Stiamo mettendo in piedi una grande operazione anti-assembramenti per i prossimi giorni. Se la gente non rispetta le regole è inevitabile che qualche guaio ce lo portiamo a casa. Ai cittadini chiedo: evitate assembramenti». I dati del bollettino regionale indica 3mila positivi in più nelle ultime 24 ore a livello regionale. +77 i ricoverati negli ospedali, +6 pazienti in terapia intensiva. A preoccupare sono però i 46 nuovi decessi rispetto a ieri («Uno dei numeri più alti registrati negli ultimi giorni»). «Nelle case di riposo - conclude l'assessore Lanzarin - il problema è quello degli operatori infetti che sta mettendo a dura prova le strutture. Stiamo chiedendo alle strutture ospedaliere private di fornire qualche loro dipendente alle nostre rsa. Abbiamo predisposto screening ogni 8 giorni per gli operatori sanitari, ogni 20 giorni per gli ospiti».

Il video della diretta

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