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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Zero Branco

Stangata centri estivi a Zero Branco: «La retta costerà il 33% in più»

Grido d'allarme dei genitori che si sono rivolti ad Adico: i rincari non sono dovuti a responsabilità dell'amministrazione comunale ma alla mancanza di contributi statali che rischiano ora di portare aumenti simili in molti altri comuni

Parte da Zero Branco il grido d’allarme delle famiglie per i rincari dei centri estivi. Alcuni genitori si sono rivolti ad Adico dopo aver constato che quest'anno rischiano di pagare un terzo in più dello scorso anno, una stangata non indifferente soprattutto in tempi di inflazione galoppante.

L'aumento dei centri estivi non è responsabilità dell’amministrazione comunale che, anzi, ha confermato la compartecipazione al pagamento della retta, come succede ormai dalla fine della pandemia. Il problema, che potrebbe ripercuotersi in tutta Italia, è piuttosto l’incertezza che regna attorno agli stanziamenti governativi, a oggi fortemente in dubbio anche per l’emergenza Emilia Romagna che drena risorse consistenti al bilancio dello Stato. Nel caso specifico dei centri estivi di Zero Branco, la situazione è tutta in divenire: la retta settimanale resta invariata rispetto allo scorso anno: 90 euro a settimana (da lunedì al venerdì) per la giornata piena e 60 euro per la mezza. Aumenta il costo della mensa, da 5 a 6 euro al giorno per un totale di 30 euro. Come detto, il Comune conferma il contributo di 20 euro settimanali per il tempo pieno e di 10 euro per la mezza giornata, fino a un massimo di 150 euro pro-capite. Nel 2022, però, per le famiglie c’era un aiuto di 40 euro per la giornata intera e di 20 euro per metà giornata, il doppio di ciò che è stato finora confermato per il 2023. Motivo? Per ora, come detto, manca all’appello la compartecipazione statale di importo uguale a quella stanziato dall’amministrazione comunale.  Insomma, se una famiglia lo scorso anno pagava di fatto per il tempo pieno, compresa la mensa, 75 euro a settimana (esclusi i 15 euro una tantum di iscrizione all’associazione che gestisce il campo), ora rischia di pagarne 100, il 33% in più di prima.

Il commento

«Alcuni genitori ci hanno contattato per chiedere un nostro intervento - conclude Carlo Garofolini, presidente Adico - memori dell’assistenza che abbiamo fornito in altre occasioni sempre in relazione ai campi estivi. In attesa di vedere se e come verranno stanziate le risorse per i centri estivi, vogliamo puntare i riflettori su questa problematica tenendo conto che in molti campi, a differenza di Zero Branco, la compartecipazione dello Stato è l’unico contributo per le famiglie. Ci auguriamo che un governo che si professa attentissimo alle problematiche della famiglia sblocchi subito i finanziamenti per i campi tenendo conto che per molte famiglie non c’è alternativa. Monitoreremo la situazione pronti a dare battaglia anche a livello nazionale nel caso in cui non venissero previsti i consueti contribuiti per i genitori che lavorano e che non possono seguire tutti i giorni i figli durante la chiusura estiva delle scuole».

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