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Covid, Zaia: «Da martedì il Veneto dovrebbe tornare in zona arancione»

Venerdì 2 aprile nuova classificazione del Ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore oltre 37mila vaccinazioni. Caos prenotazioni: alcune Ulss senza vaccini non le hanno aperte

«Venerdì 2 aprile il Veneto sarà oggetto di una nuova valutazione: se le nostre proiezioni sono esatte, da martedì 6 aprile dovremmo tornare in zona arancione. Stamattina ho sentito il Ministro Speranza e domani avremo la classificazione del Ministero della Salute. Passando in arancione si potrà iniziare a pensare alla riapertura dei negozi e al mondo dei venditori ambulanti chiusi per la maggior parte in zona rossa. L'88,5% dei casi è legato alla variante inglese, 1,4% alla variante brasiliana. Oggi l'indice Rt del Veneto è a 1.12 (il limite per la zona rossa 1.25), l'incidenza a 226,8 casi su 100mila abitanti (il limite da non superare è 250 casi), i ricoveri sono al 29% in terapia intensiva, tutti dati da zona arancione. Questo vuol dire che, da martedì, tutte le scuole tornerebbero in presenza. Gli istituti superiori saranno in classe al 50%».

Giovedì 1º aprile Luca Zaia inizia con queste parole il nuovo punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto: «La campagna vaccinale oggi è praticamente sospesa. Sono 37mila le dosi somministrate nelle ultime 24 ore, abbiamo superato il 70% degli Over 80, la macchina vaccinale sta funzionando ma oggi e domani possiamo fare solo richiami - ha spiegato Zaia - C'è qualche problema con il portale delle prenotazioni e il call center telefonico per la prenotazione dei vaccini. Quattro/Cinque Ulss del Veneto non hanno aperto le prenotazioni perché mancavano vaccini. Le linee telefoniche sono andate in tilt, abbiamo chiesto alla Telecom di utilizzare un messaggio vocale in cui si specifica che le linee sono intasate. Chi accedeva al portale dal sito della Regione, non si vedeva la pagina delle informazioni che davano diritto ad accedere alle varie categorie fragili. Le prenotazioni sono aperte agli Over 80 e ai "super fragili" indicate nella pagina di informazioni che sarà visibile a tutti da oggi pomeriggio. Ci scusiamo con i cittadini per il disservizio ma 18mila veneti sono comunque riusciti a prenotarsi. 38mila dosi Moderna arriveranno in Veneto entro il weekend e 100mila dosi AstraZeneca per sabato. A noi servirebbe una fornitura da 80mila dosi al giorno per vaccinare tutti entro l'estate. Da quando abbiamo vaccinato il personale sanitario, non ci sono più stati focolai in ospedale».

La dottoressa Russo ha poi continuato: «Il principio a cui si ispira il nuovo Decreto Draghi è la tutela della salute pubblica. Ecco perché le vaccinazioni del personale sanitario sono diventate obbligatorie. Gli operatori sanitari impiegati nelle strutture pubbliche e private (comprese farmacie e parafarmacie) dovranno vaccinarsi. Entro 5 giorni dalla pubblicazioni del decreto dovranno essere inviate alla Regione la lista delle persone appartenenti alle categorie che si devono vaccinare. Se i dipendenti non vorranno vaccinarsi saranno o demansionati oppure sospesi con conseguente trattenuta dello stipendio». Il dottor Flor ha poi concluso dicendo: «Le dosi Pfizer sono arrivate con tempi e quantità puntuali, AstraZeneca e Moderna non sono ancora arrivati invece e questo ci ha portato a disdire numerose prenotazioni. Siamo in una situazione di scorte a filo ma credo che riusciremo a recuperare nei prossimi giorni».

Il bollettino di Azienda Zero

Nelle ultime 24 ore 1633 nuovi positivi su 42612 tamponi fatti per un'incidenza del 3,83%. 38.618 i casi attualmente positivi in isolamento in Veneto (la metà non ha sintomi). 2242 i ricoverati negli ospedali della regione di cui 298 pazienti Covid in terapia intensiva, 277 i ricoverati non Covid in Rianimazione. Altri 28 i decessi nelle ultime 24 ore.

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