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Cronaca

Strage in Cadore, arresto convalidato per Angelika Hutter: raccolta fondi per Elena Potente

La 32enne tedesca avrebbe investito e ucciso a Santo Stefano di Cadore tre componenti di una famiglia veneziana. Al momento però la donna è sotto osservazione degli specialisti e le sue condizioni non sono state ritenute compatibili con l'udienza

Si trova in psichiatria a Venezia Angelika Hutter, 32 anni, la turista tedesca che giovedì avrebbe travolto e ucciso a Santo Stefano di Cadore tre componenti di una famiglia di Favaro Veneto, tra cui un bimbo di due anni. Oggi era atteso l'interrogatorio di garanzia assieme al difensore d'ufficio, Giuseppe Triolo, e al pm Simone Marcon. Da quanto si apprende, però, la donna al momento è sotto osservazione da parte degli specialisti e le sue condizioni non sono state ritenute compatibili con lo svolgimento dell'udienza. Secondo l'Ansa, la gip Enrica Marson ha comunque convalidato il fermo e la custodia cautelare per omicidio stradale plurimo.

A Santo Stefano di Cadore, per la giornata di lunedì, è stato proclamato il lutto cittadino. I negozi hanno abbassato la serranda e il consueto mercato settimanale si svolge in forma ridotta. I test dell'alcol e gli esami tossicologici a cui la 32enne è stata sottoposta sono risultati negativi. Le famiglie chiedono di evitare il rischio che la donna, arrestata, possa essere rilasciata. Se è vero, come si dice, che nell'auto c'erano coperte, abiti e l'occorrente per rimanere a lungo in viaggio, i parenti si domandano come sarà possibile, se la donna si allontana, rintracciarla. Se lo chiede Luigi Antoniello, padre di Marco, vittima dello schianto assieme a Mariagrazia Zuin, sua suocera, e il figlio di neppure due anni, Mattia. «Oltre al dolore della perdita, dobbiamo accollarci anche la preoccupazione che non venga fatta giustizia». Elena Potente, compagna di Marco e mamma di Mattia, è rimasta ferita ma si è salvata.

Nel frattempo è stata avviata sui social network un'iniziativa per sostenere Elena Potente. Gli amici e gli ex compagni di classe hanno proposto una raccolta di fondi per aiutarla. «Siamo sconvolti dalla tragedia che ha distrutto la famiglia della nostra cara amica - scrive su Facebook Matteo Scarpellino, che con lei aveva fatto asilo, elementari e medie, e che attualmente vive in Norvegia -. Nell’incidente di giovedì 6 luglio, un’auto è piombata su di loro mentre passeggiavano a Santo Stefano di Cadore provocando la morte del compagno di Elena, Marco Antoniello, del loro figlio, Mattia, della mamma di Elena, Mariagrazia Zuin, e ferendo la stessa Elena. Non ci sono parole per descrivere il dolore causato da questo dramma. Elena è mia amica da una vita. Non la lasceremo sola e la sosterremo come possiamo. Per questo mi sembra giusto promuovere una raccolta di fondi in suo favore, come forma di partecipazione». Matteo aggiunge poi gli estremi del conto corrente aperto.

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