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Cronaca Conegliano

Arrestato spacciatore di marijuana all'albergo di Parè di Conegliano

Il giovane, 23 anni, era ospitato nella struttura insieme ad altri rifugiati politici. Preoccupazione da parte della Questura: dal 1 gennaio 2013 gli ospiti dell'albergo dovranno trovare casa e lavoro da soli

Dall'estate a martedì ha ceduto almeno 200 dosi di marijuana a decine di giovani e giovanissimi nel Coneglianese. Ora si trova in carcere a Santa Bona.

Si tratta di un 23enne ghanese, arrestato martedì e ospite dell'albergo di Parè, insieme ad altri 57 profughi.

Quello del 23enne arrestato non è l'unico caso di microcriminalità che vede come protagonista uno dei rifugiati. Piccoli, furti, danneggiamenti, risse, spaccio: la zona circostante l'hotel si è trasformata in due anni in una sorta di ghetto.

E da gennaio la situazione potrebbe esplodere. Dal prossimo 31 dicembre, infatti, i 58 profughi che risiedono nell'albergo e gli altri 70, giunti nella Marca nell'estate del 2010 durante la guerra in Libia ed ospitati tra Conegliano, Susegana e altre strutture della Caritas della provincia, dovranno trovare da soli un lavoro ed una casa.

58 dei rifugiati sono già di permesso di soggiorno e altrettanti verranno regolarizzati dalla commissione territoriale di Gorizia, su invito del Ministero degli Interni.

Le conseguenze del "rilascio" dei profughi preoccupa non poco la Questura, che sottolinea come non si tratti solo di "un problema di ordine pubblico, ma anche di tipo sociale.

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