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Cronaca

Per AVIS un successo sia all'Home Festival che a Pianezze

Incontro provinciale, Home Festival e cicloraduno: una domenica "firmata" Avis nella Marca trevigiana. 170 i nuovi donatori invece iscritti

TREVISO 170 nuovi potenziali donatori “reclutati” all’Home Festival, 200 ciclisti avisini lungo le strade della Marca, altri 300 volontari a Pianezze di Valdobbiadene. E’ stata una giornata di domenica all’insegna dei numeri e della solidarietà per l’Avis provinciale di Treviso che per la ripresa a pieno ritmo di tutte le sue attività associative, dopo una impegnativa estate quanto a raccolta del sangue, ha organizzato e collaborato a tre diversi eventi sul territorio.

I Presidenti e Consiglieri delle 90 Avis comunali si sono ritrovati infatti a Pianezze di Valdobbiadene, per fare il punto della situazione donazionale che a luglio ed agosto ha tenuto con il fiato sospeso tutta la Marca, ma anche l’intero Veneto. “Abbiamo più volte rischiato l’autosufficienza, ma grazie all’impegno e la costanza di tutti i donatori veneti e dei loro dirigenti avisini siamo riusciti insieme a sostenere tutte le richieste di sangue da parte dei nostri ospedali – ha dichiarato il direttore del Crat (Coordinamento regionale attività trasfusionali) dott. Antonio Breda – avete fatto davvero tutto il possibile e come Regione continueremo a starvi accanto”. La provincia di Treviso, con i suoi 33 mila donatori, è stata tra quelle che hanno dato di più e per il dott. Paolo Speranzon, assessore alle Politiche Sociali della Provincia, “non servono tante parole ma solo un grazie, per ciascun donatore. Il dono del sangue è un esempio di responsabilità civile che non ha eguali perché da esso dipendono la cura e la vita dei malati”. Soddisfatti, quindi? “Neanche per sogno, dobbiamo fare ancora di più – ha sottolineato il presidente di Avis regionale, Gino Foffano –non solo perché questa torrida estate ci ha fatto stare sempre in allerta, dimostrando che basta poco per trovarsi in difficoltà, ma perché sta cambiando velocemente il tessuto sociale in cui viviamo, tra popolazione più anziana, forte immigrazione e stili di vita non troppo corretti. Avis deve stare al passo con i tempi, muoversi con un unico messaggio e affrontare preparata ogni nuova sfida”.

La nostra scelta strategica è il riconoscerci in un patto associativo forte che si basa sul rispetto delle regole, anche non scritte, sui valori, sulla condivisione dei percorsi e principalmente non mirate ai personalismi  – ha detto la Presidente dell’Avis provinciale, Vanda Pradal - l’obiettivo della nostra missione è e sarà sempre e solo l’ammalato che senza il sangue, donato gratuitamente e anonimamente, non può essere curato”. Occorre, però un buon e costante ricambio di donatori che, pur tanti, sono sempre troppo pochi. Per questo si stanno intensificando anche le iniziative del Gruppo Giovani di Avis provinciale Treviso che domenica ha chiuso con un grande risultato la propria presenza, con un gruppo di volontari ed un gazebo informativo, all’Home Festival. “In totale 170 giovani, anche da fuori Marca, hanno lasciato i propri recapiti per essere contattati dall’Avis più vicina e sottoporsi all’iter per diventare donatori – spiega Lorenza Zuglian, tra i referenti del Gruppo – e questo è un risultato straordinario. Nell’ultimo anno molti ragazzi si stanno avvicinando alla donazione di sangue grazie alla nostra presenza a vari eventi, al passaparola e alle campagne di sensibilizzazione dell’Avis  nelle scuole. Per chi volesse saperne di più e darci una mano anche con nuove idee c’è la nostra pagina Facebook Avis Giovani Provinciale Treviso sempre aggiornata”. Prossimo evento dei giovani sarà a fine novembre, a Conegliano, un forum sulle malattie trasmissibili con medici ed esperti.

A chiudere la giornata “firmata” Avis domenica, il cicloraduno regionale degli avisini, con partenza ed arrivo a Castelfranco (in occasione del suo 60° di fondazione) al quale hanno collaborato Avis provinciale e comunali di Castelfranco ed Asolo, con i proprio Gruppi Ciclisti. Un lungo e colorato serpentone di bici che ha raggiunto Possagno, passando per Riese Pio X, Pagnano, Fonte Alto, Paderno con sosta al Tempio di Possagno e ritorno passando per  Castelcucco, Asolo, Altivole e Riese.

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