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Cronaca Castelfranco Veneto

Svuota i conti della "zia", maxi sequestro preventivo a carico di una 59enne

Ida Rossl, residente a Castelfranco Veneto, è accusata di aver sottratto a una parente del marito, un'anziana di 84 anni, la bellezza di quasi 400mila euro. Ora è indagata per circonvenzione di incapace

Quattro conti correnti, 20mila euro giacenti in un quinto, buoni frutteri delle Poste per oltre 100mila euro e una polizza vita del valore di circa 250mila euro. E' quanto la Procura di Treviso ha sequestrato, in via preventiva, a Ida Rossl, una 59enne di Castelfranco Veneto, autrice di una gigantesca circonvezione di incapace che avrebbe fruttato la bellezza di quasi 400 mila euro. La vittima è M.A., vedova 84enne anche lei residente nella Castellana, spogliata praticamente di tutti i suoi averi. Il sequestro è stato disposto nei giorni scorsi dal gip del capoluogo anche nei confronti dei depositi bancari della 84enne, nei cui confronti si procederà adesso alla nomina di un amministratore di sostegno.

La vicenda era emersa nella primavera scorsa. Erano due anni che M.A., rimasta vedova, avrebbe visto i risparmi prosciugati dalla moglie di uno dei nipoti. Il denaro era infatti stato trasferito in conti cointestati tra le donne, poi con prelievi e bonifici la Rossl avrebbe trasferito i soldi su conti correnti a lei che risultano a nome del figlio. A insospettire la Guardia di Finanza erano proprio questi movimenti, in particolare i prelievi in contante che non si giustificavano con il tenore di vita della vittima, a  detare dei sospetti. E così poi sono entrate in scena le Fiamme Gialle che hanno scoperto il bubbone.

Ida Rossl era avvicinata alla "zia" già qualche mese prima che morisse il marito dell'84enne e quando già l'anziana era sofferente per un decadimento cognitivo che, per quanto moderato, unitamente ad una situazione di forte isolamento sociale, aveva causato una condizione di deficienza psichica  che avrebbe compromesso in maniera totale le sue capacità di giudizio. Sottoposta ad una perizia M.A. era stata giudicata, a parere del consulente della Procura, "in una condizione tale da renderla suscettibile di circonvenzione da parte di terzi".

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