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Cronaca Castello di Godego

Bimbo strangolato dal papà, il pubblico ministero dispone l'autopsia

L'esame sulla salma del piccolo Massimiliano Battaglia verrà effettuato nei prossimi giorni dal dottor Guido Peletti. La Procura intanto acquisirà le cartelle cliniche

Verrà eseguita nei prossimi giorni dal dottor Guido Peletti l'autopsia di Massimiliano Battaglia, il bimbo di due anni strangolato sabato 20 febbraio a mani nude dal papà Egidio, che poco dopo si sarebbe suicidato sgozzandosi con un coltello da cucina. «Che vita farebbe quando sarà grande?» si chiedeva il padre, che aveva  43 anni ed era  dipendente della "Pavan" di Galliera Veneta, nella lettera, due pagine scritte a mano, lasciata come una sorta di testamento sul tavolo della sala pranzo di casa a Castello di Godego. Mentre sul corpicino del piccolo verrà effettuato l'esame autoptico sul cadavere di Egidio Battaglia il pubblico ministero Mara De Donà ha disposto il solo esame esterno.

La Procura ha intanto intenzione di acquisire le cartelle cliniche del bambino di 2 anni, quelle che riporterebbero una diagnosi di autismo. Non c'erano parametri definitivi, né indici di gravità, ma era già stata disposta la presa in carico. Cosa questa che confermerebbe come la molla dell'orribile omicidio-suicidio  sta proprio nel malessere, nero su bianco da Egidio, circa il futuro del suo bimbo.

La mamma di Massimiliano, Adriana Gargalic, ragazza di origini romene, si trovava fuori casa, al lavoro presso l'ospedale di Castelfranco Veneto dove è fisioterapista. Egidio Battaglia e Adriana erano sposati da tre anni e mezzo: una coppia all'apparenza felice, solida, su cui si stendono però come un'ombra i problemi del piccolo. Lunedì 22 febbraio  centinaia di persone hanno partecipato al rosario organizzato dalla contrada Muson per ricordare il padre e il figlio, le cui esequie verranno celebrate insieme. 

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