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Cronaca Conegliano

Omicidio di Conegliano, disposto un nuovo interrogatorio per gli indagati

Enzo Lorenzon, 79enne di Ponte di Piave, Sergio Luciano Lorenzo, 38enne dominicano residente a San Biagio di Callalta, Juan Maria Guzman, anche lui dominicano di 41 anni residente a Treviso e Dileysi Guzman Lorenzo, 32enne ugualmente nata nelle Antille, compariranno ancora davanti al gip Marco Biagetti domeni 28 luglio. I primi tre dovrebbero avvalersi della facoltà di non rispondere mentre la donna potrebbe fornire la propria versione dei fatti

Il giudice delle indagini preliminari Marco Biagetti ha disposto per domani, 28 luglio, un nuovo interrogatorio per Enzo Lorenzon, 79enne di Ponte di Piave, Sergio Luciano Lorenzo, 38enne dominicano residente a San Biagio di Callalta, Juan Maria Guzman, anche lui dominicano di 41 anni residente a Treviso e Dileysi Guzman Lorenzo, 32enne ugualmente nata nelle Antille. Si tratta delle quattro persone finite in manette in relazione all'omicidio di Margherita Ceschin, la 72enne uccisa nel suo appartamento di via XXVIII Aprile a Conegliano la notte del 23 giugno. Lorenzon (ex marito della Ceschin) e gli altri due uomini (difesi dall'avvocato Fabio Crea e reclusi nel carcere di Treviso) dovrebbero avvalersi nuovamente della facoltà di non rispondere mentre ci si attendono sviluppi dall'interrogatorio di Dileysi Guzman Lorenzo (difesa dall'avvocato Giovanni Pio Romano) che secondo quanto trapelato oggi, 26 luglio, avrebbe l'intenzione di rispondere alle domande del giudice.

«E' tutto un grande equivoco - avrebbe detto Dileysi - i fatti che mi vengono attribuiti attraverso le intercettazioni sono riferiti ad un evento del tutto estraneo alla vicenda. Non posso credere che per quelle parole, riferite a fatti che con l'omicidio non c'entrano nulla, io sia finita qua dentro. E' vero, ho rapporti con Sergio Lorenzon, con cui sono imparentata, ma sono normali contatti tra persone che si conoscono e si frequentano». E lascia intendere che se davvero fosse stata una delle menti dietro alla tragica morte della 72enne, avvenuta la sera del 23 giugno all'interno dell'appartamento in via XXVIII Aprile a Conegliano, non si sarebbe certo rivolta a qualcuno che potesse essere ricollegato a lei.

La 32enne dovrà spiegare il "casino" che, dice lei, sarebbe stato fatto da "Sisco" (che sarebbe il soprannome di Lorenzo) e da Joel (il fratello di Sisco). Le parole della dominicana sarebbero state intercettate ambientalmente il 30 giugno nel corso di una conversazione con la moglie del 38enne. «Il casino - avrebbe detto Dileysi - non lo ha fatto solo Sisco, mi dice che il casino lo ha fatto Joel...porca puttana manda via solo tuo fratello (di Lorenzo, n.d.r.) mandalo via con lei», riferendosi ad una donna che sarebbe vicina a Joel.

Dileysi continua affermando che Lorenzo avrebbe aspettato che la moglie andasse a lavorare in modo tale da, presumibilmente il giorno dopo l'omicidio, prendere le sue cose ed allontanarsi a bordo del Freelander che avrebbe ricevuto da Enzo Lorenzon. «Hanno raccolto tutto e sono andati via, questa è la mia ipotesi. Enzo mi dice che lo chiama e lo chiama ma lui non risponde». Da chiarire anche il contenuto della conversazione che sempre le due donne hanno il 5 luglio e in cui la dominicana sembra preoccupata di un suo coinvolgimento. «Guarda che non voglio casini perché alla fine sono sempre io in mezzo, perché alla fine (riporta una conversazione che avrebbe avuto con Lorenzo) io e te siamo cugini». E continua, riferendo all'altra donna di aver parlato con "Adriana": «Erano mascalzonerie loro...hanno fatto quello che hanno fatto...non vogliono che nessuno sappia, questo pensavo io...questa qua gli ha dato i soldi...hanno aspettato che tu andassi al lavoro...sono spariti e basta». Il 14 luglio Dileysi viene intercettata mentre avviene un incontro con Lorenzo. Parlano di soldi, grosse somme di denaro e come dovrebbero essere distribuite. L'uomo afferma di dover ricevere (da una presunta intermediaria del delitto) 10 mila euro, mentre 15 mila sarebbero dovuti andare ad altre due persone e che di questa cosa avrebbe anche i testimoni.

Infine, altro dettaglio che la 32enne dovrà chiarire, è il suo viaggio programmato a Santo Domingo. Ancora il 7 luglio viene nuovamente sottoposta ad una intercettazione ambientale in cui afferma di volersene andare nella Repubblica Dominicana ma di non avere soldi a sufficienza. Una persona di cui non specifica il nome non glieli presta. Con un concreto pericolo di fuga imminente gli inquirenti decidono, sabato scorso, di arrestarla.

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