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Cronaca Santa Bona / Via Angelo Ronchese

Famiglia intossicata da monossido di carbonio a Santa Bona

Una famiglia di quattro persone, tra le quali una neonata, è rimasta intossicata dal monossido di carbonio di un bracere e di una stufetta usati per scaldarsi nel loro appartamento nelle palazzine Ater di Santa Bona

Un'intera famiglia di ivoriani è rimasta intossicata, nel tardo pomeriggio di giovedì, dal monossido di carbonio prodotto da un braciere e da una stufetta accesi per riscaldare l'appartamento in cui vivono.

A lanciare l'allarme, intorno alle 18, da una delle vecchie palazzine Ater di via Ronchese 2, è stata una giovane di 21 anni. La prima a sentirsi male sarebbe stata la madre, di 57 anni: difficoltà di respirazione, senso di nausea, mal di testa, fino allo svenimento. In casa con le due donne anche il padre di 63 anni e la figlioletta della 21enne, di nemmeno un mese.

Soccorsa dai Vigili del fuoco di Treviso e da tre ambulanze del 118, la famiglia è stata ricoverata prima al Ca' Foncello e poi trasferita all'ospedale di Mestre, dove tutti e quattro sono stati sottoposti a trattamento in camera iperbarica.

Il malessere della famiglia sarebbe stato provocato dal monossido di carbonio esalato da un braciere e da una stufetta impiegati per riscaldare l'appartamento in cui gli ivoriani vivono.

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