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Cronaca

Sanità, fondo nazionale: 200 milioni di euro in più per il Veneto

Zaia: "possiamo continuare a non mettere le mani in tasca ai Veneti, senza necessità di addizionali Irpef regionali o balzelli vari"

VENEZIA — 8 miliardi 696 milioni di euro, 200 milioni in più rispetto all’anno scorso: a tanto ammonta per il Veneto il riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2014, approvato martedì in Conferenza dei Presidenti delle Regioni a Roma, dove era presente l’assessore alla Sanità Luca Coletto, in costante contatto con il presidente Luca Zaia, trattenuto in Veneto dalle necessità connesse alla tragedia di Refrontolo. “Con un grande lavoro di squadra, per il quale ringrazio il mio Assessore Coletto e tutti i tecnici regionali che si sono impegnati giorno e notte – sottolinea il Presidente Zaia – abbiamo ottenuto un successo straordinario, soprattutto se consideriamo che si trattava di un riparto di transizione e che il prossimo si farà sulla base dei nuovi criteri e costi standard. Oggi comunque, è anche definitivamente affondato il criterio della deprivazione, ingiusto ed iniquo perché basato sul reddito generale e non sui bisogni di salute. Noi siamo peraltro già con i parametri fondamentali in linea con quanto previsto dalle indicazioni nazionali e dal recente Patto Nazionale per la Salute che impone a tutti la virtuosità di chi come noi lavora da anni per una sanità più moderna ed efficiente con più qualità tecnologica e scientifica e di conseguenza con meno letti inutili e un basso tasso di ospedalizzazione. Anche grazie a questa vittoria – conclude il Governatore – possiamo continuare a non mettere le mani in tasca ai Veneti, senza necessità di addizionali Irpef regionali o balzelli vari. Questi li lasciamo volentieri a chi deve coprire buchi o comunque usare la leva fiscale locale per farcela”.

“Abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissi – aggiunge Coletto – che era quello di rendere sostenibile finanziariamente la nostra nuova programmazione, sia per quanto riguarda gli investimenti sia, per esempio, per finanziare le riforme avviate con il nuovo Piano Sociosanitario. Con i tempi che corrono – aggiunge Coletto – possiamo dire di aver vinto una battaglia vitale per il futuro della nostra sanità. E non è solo una questione di soldi – incalza l’assessore – perché nell’approvazione, avvenuta sempre martedì, del regolamento ospedaliero proposto fin dal 2012, ci sono obiettivi organizzativi a cui il Veneto lavora da due anni, che per noi, a differenza di molti altri, sono già raggiunti, come il 3,7 per mille nel rapporto posti letto ospedalieri/cittadini assistiti e il tasso di ospedalizzazione al 160 per mille nazionale quando noi siamo già attorno al 140 per mille.

Dedicando questo successo “alla grande squadra della sanità veneta che quotidianamente lavora e si sacrifica negli ospedali e sul territorio”, Zaia e Coletto pongono infine l’accento sul fatto che “dal prossimo riparto si applicheranno per legge i criteri dei fabbisogni e dei costi standard, da anni cavallo di battaglia del Veneto, che così vedrà riconosciuti ancora più chiaramente la qualità e la virtuosità gestionale del proprio sistema sanitario”.

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