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Cronaca Crespano del Grappa

Tenta di fermare il massacro dei delfini: Rusconi condannata al carcere

L'attivista trevigiana di Sea Sheperd è stata giudicata colpevole da un tribunale delle Far Oer. In alternativa potrà pagare circa 3500 euro

CRESPANO DEL GRAPPA Si era recata alle isole Far Oer (Danimarca) con il preciso obiettivo di fermare la mattanza dei delfini sulle spiagge, ma durante uno dei tanti tentativi di sabotaggio delle operazioni è stata fermata dalle forze dell'ordine e per questo negli ultimi giorni processata da un tribunale locale. 

I fatti risalgono al 12 agosto scorso quando la 35enne trevigiana Alice Rusconi Bodin, residente a Crespano del Grappa e appartenente al collettivo di Sea Sheperd, si trovava su una delle tante spiagge faroesi per tentare di bloccare pacificamente la mattanza di delfini che in quelle zone vengono fatti spiaggiare forzatamente per poi essere barbaramente uccisi, come da tradizione locale. Subito arrestata insieme ad altri sette attivisti per intralcio alle operazioni dei pescatori, la ragazza è stata punita inizialmente con l'obbligo di firma giornaliero presso gli uffici della polizia, ma negli ultimi giorni si è arrivati persino al processo.

La pm Linda Helsseberg, nello specifico, ha richiesto pene molto severe per tutti i sette arrestati: sono stati infatti previsti quattordici giorni di carcere commutabili però in 3500 euro di multa, circa 25mila corone danesi. In realtà la situazione però è più complicata, anche perchè la lingua non aiuta certamente la comunicazione tra gli attivisti e le forze dell'ordine; proprio per questo gli avvocati che seguono il caso starebbero pensando ad una mozione per tramutare la condanna in un'ordinanza di espulsione immediata con divieto di rientro nel Paese.

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