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Cronaca Mogliano Veneto

«Paga per il posto o sono guai»: 30enne finisce a processo per estorsione

La vittima è una giovane ungherese che vendeva il suo corpo a Mogliano. Il giovane è però contumace e il giudice ha sospeso il processo e disposto nuove ricerche

Soldi in cambio del posto in Piazzale Duca D'Aosta dove si era messa a "lavorare". Per questo un cittadino moldavo si ritrova a processo con l'accuso di estorsione ai danni di una giovane ragazza ungherese che vendeva il suo corpo. L'uomo, un 30enne, si trova in contumacia in quanto si suppone sia residente all'estero.

I fatti risalgono al 27 gennaio del 2018. La ragazza dell'est "batteva" il marciapiede nel centro cittadino quando viene avvicinata da due uomini di cui uno, anche lui moldavo, non è mai stato rintracciato. All'inizio i ragazzi sembravano essere dei clienti in cerca di emozioni forti, poi però uno dei due si avvicina alla ungherese e le intima di pagare 50 euro per la "postazione" occupata. «O così - dice - o te ne devi andare. Perché se non paghi subito allora ritorneremo e ti creeremo un sacco di problemi». La minaccia sortisce i suoi effetti e la giovane tira fuori i 50 euro e lì da al moldavo. Ma scatta anche la denuncia e il 30enne viene riconosciuto.

Il processo è stato istruito sebbene l'imputato risulti latitante. Anzi secondo il suo legale d'ufficio, l'avvocato Daniele Panico, il taglieggiatore potrebbe persino non sapere di essere a giudizio in quanto residente all'estero. Oggi, giovedì 22 ottobre, nel corso della prima udienza il giudice, a scanso di equivoci, ha rinviato e disposto nuove ricerche.

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