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Cronaca Conegliano

Ruota panoramica, Lorenzo Damiano: “Il Comune deve ascoltare l’Ascom”

Il presidente del circolo del Popolo della Famiglia di Conegliano incalza sulla questione degli eventi di Natale e conferma: "Ascoltare le associazioni di categoria è indispensabile"

Dice la sua sulla questione della ruota panoramica di Natale anche Lorenzo Damiano, presidente del circolo del Popolo della Famiglia di Conegliano e fondatore dei Pescatori di Pace.

"UNA SCELTA INSPIEGABILE"

“Sulla questione della ruota panoramica, ascoltare i commercianti e le associazioni di categoria diventa indispensabile per evitare problematiche che possano penalizzare la città. L’Ascom aveva dato una sua direttiva in merito per difendere l’intera categoria degli esercenti della città ma purtroppo è rimasta ad oggi inascoltata. Una scelta inspiegabile: il loro è un lavoro quotidiano portato avanti negli anni in modo ineccepibile. Non lavorano secondo logiche politiche ma secondo logiche commerciali legate alle esigenze della città: indispensabile ascoltare tutte le questioni da loro sollevate”.

"L'AMMINISTRAZIONE FACCIA DIECI PASSI INDIETRO"

Damiano incalza: “Come avevo già avuto modo di esprimere in campagna elettorale addirittura se io fossi stato eletto sindaco avrei aggiunto una poltrona all’interno del Comune di cui il rappresentante ufficiale sarebbe dovuto essere un dirigente dell’Ascom. Non solo: avrei anche creato un’associazione corporativa attraverso la quale tutte le categorie legate ai settori istituzionali e commerciali sarebbero stati presenti all’interno dell’amministrazione. Questo ragionamento naturalmente vale non solo per la città di Conegliano ma per tutta la provincia di Treviso perché è inammissibile e inconcepibile nel 2017 che l’Ascom, ben diretta dal suo presidente Federico Capraro, debba soccombere a dei capricci di qualche persona che non fa parte neanche della giunta comunale. Occorre ordine, disciplina e meritocrazia. Questa è l’unica strategia per vincere le difficoltà economiche di questo tempo e dare spazio a coloro i quali hanno competenza certificata da anni di lavoro alle spalle e che possono quindi risolvere i problemi della città. Mi auguro che l’amministrazione di Conegliano faccia dieci passi indietro e dia lo spazio che merita all’Ascom e ascolti con attenzione gli uomini che hanno sempre operato per il bene comune. Inoltre mi auguro davvero che le aziende appaltatrici dell’evento non abbiano nulla a che fare con l’amministrazione comunale. Sarebbe piuttosto antipatico. Sei mesi di stipendi comunali per decidere solo questo progetto per la città, abbandonata ai suoi problemi, alle difficoltà economiche e al degrado è inammissibile. E’ la solita vecchia politica”.

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