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Cronaca

Buone e convenienti, le ricette dei nonni: nelle sagre si cucina la crisi

Fino a giugno le feste dedicate ai prodotti tipici danno spazio a lezioni di cucina che riscoprono i piatti della tradizione a costo contenuto.

TREVISO C’è la bondola, tondo insaccato vicentino da accompagnare coi crauti o gli gnocchi di fioretta, una ricotta liquida di Recoaro riscoperta anche da uno chef stellato come Lorenzo Cogo. Ci sono i Rofioi un dolce gnocco fritto del Veronese, i mondoi, i mamai: specialità di cui persino i nomi sono a “rischio di estinzione”. Accanto, si inseriscono i più noti piatti della tradizione veneta: poeastro in tecia, cotechin e fasòi, pearà, verze sofegae, poenta e bacaeà. E’ un viaggio nel cibo, nella cultura, persino nel linguaggio della tradizione veneta, quello proposto dal progetto “Cucina la crisi” ideato e realizzato dalla rete delle Pro Loco, in collaborazione con la Regione Veneto e le Associazioni dei Consumatori.

É proprio nei tempi di crisi che in cucina entra l’arte di “arrangiarsi” recuperando prodotti poveri ma gustosi. Con questo spirito si è scelto di andare a ripescare dalla tradizione culinaria popolare, ricette semplici ma anche economiche, trasformando le feste dedicate ai prodotti tipici in momenti anche di educazione alimentare e di informazione utile ai consumatori, per imparare a fare delle scelte oculate e con costi contenuti. Le 55 pro loco aderenti presenteranno, all’interno di un loro evento, la “ricetta dei nonni” attraverso una lezione di cucina con degustazione finale del piatto, illustrandone prodotti utilizzati, realizzazione e proprietà organolettiche nutrizionali. Uno showcooking tenuto direttamente dai cuochi delle Pro Loco o dai ristoratori del luogo. I primi appuntamenti sono iniziati nel mese di settembre ma si proseguirà fino a giugno 2016 con un tour che toccherà tutte le sette province: 12 eventi a Treviso, 10 a Vicenza e Verona, 8 nel Bellunese, 5 rispettivamente a Padova, Vicenza e Rovigo.

Nelle serate a tema saranno presentati pubblico uno o più prodotti locali di stagione, illustrandone le proprietà organolettiche e nutrizionali, nonché il loro impiego nei piatti della tradizione. A seguire si terrà una vera e propria lezione di cucina. 

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