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Cronaca Silea

Spariscono dopo aver incassato l'anticipo, in due finiscono davanti al giudice

Stefano Nardin, 31enne residente a Silea, legale rappresentante della Suntrades, società trevigiana che si diceva specializzata in impianti fotovoltaici, e Michele Gobbo, un 45enne di Mogliano che della società, poi fallita, era uno dei venditori, sono a processo accusati di truffa

Un'azienda fallita, che ha lasciato dietro di sé un buco di circa un centinaio di migliaia di euro, dipendenti e collaboratori senza lavoro ma soprattutto numerosi clienti rimasti con il cerino in mano. Uno di questi, un residente in provincia di Pordenone, ha però deciso di denunciare  il titolare dell'impresa e il venditore che si era presentato illustrando le modalità di realizzazione del progetto che prevedeva la sostituzione della caldaia. E' così che Stefano Nardin, 31enne residente a Silea, legale rappresentante della Suntrades, società trevigiana che si diceva specializzata in impianti fotovoltaici, e Michele Gobbo, un 45enne di Mogliano che della Suntrades era uno dei venditori, sono finiti a processo accusati di truffa.

Secondo l'accusa formulata dal pubblico ministero Mara De Donà, il pordenonese avrebbe versato 2 mila euro come caparra per un intervento che prevedeva la messa in funzione di pannelli fotovoltaici e la sostituzione della caldaia ma, dopo aver fatto il bonifico, Nardin e Gobbo si sarebbero resi irreperibili, lasciando il cliente con un palmo di naso. Il processo, in cui Stefano Nardin è difeso dall'avvocato Pio Romano e Michele Gobbo è rappresentato dall'avvocato Enrico Villanova, riprenderà il prossimo 23 marzo on l'audizione dei testi.    

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