"Il senso del noi", servizi e assistenza per superare l'autismo e le nuove disabilità
A questi temi la cooperativa Castel Monte dedica il suo annuale appuntamento, aperto al pubblico, sabato 21 gennaio alle 9,30 a Palazzo Giacomelli nello spazio Unindustria Treviso
TREVISO L’autismo è diventato a pieno titolo una disabilità, dopo la recente approvazione dei nuovi ‘Lea’ (Livelli Essenziali di Assistenza), approvati nei giorni scorsi dal Ministero della Salute. Al tema dell’autismo e delle disabilità in generale la cooperativa Castel Monte dedica il suo annuale appuntamento, aperto al pubblico, sabato 21 gennaio alle 9,30 a Palazzo Giacomelli – Spazio Unindustria Treviso, di riflessione sui temi del disagio sociale e della diversità. Con il Presidente di Castel Monte Giuseppe Possagnolo interverranno l’Assessore regionale ai Servizi sociali del Veneto Manuela Lanzarin, il Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale Pietro Paolo Faronato, il Direttore generale di Unindustria Treviso Giuseppe Milan, don Marco Bove, Vicepresidente della Fondazione Sacra Famiglia e Lucio Moderato, psicologo ideatore del progetto Superability.
“Questa data – spiega Giuseppe Possagnolo – si situa tra la giornata mondiale della disabilità dell’Onu (2 dicembre) e quella dell’autismo (2 aprile). Abbiamo intitolato il nostro appuntamento il Senso del Noi, per esprimere la volontà di creare coesione e superare i meccanismi di esclusione e, in generale, di isolamento e chiusura in se stessi. Vogliamo che il bisogno sociale possa trovare accoglienza e risposte, servizi e umanità. Per questo abbiamo intitolato l’incontro Il Senso del Noi. Persone insieme per un nuovo modello di welfare e sussidiarietà”. Castel Monte ha inaugurato un anno fa una residenza, unica nel suo genere per persone autistiche adulte, "Casa del Campo" di Cavaso del Tomba, che offre diverse attività terapeutico – riabilitative, occupazionali e ricreative. A fianco di questa proposta riabilitativa anche un servizio di assistenza domiciliare per quanti soffrono di questo disturbo.
“La domanda di assistenza e cura – continua Giuseppe Possagnolo – è in crescita ma spesso notiamo nelle persone e nelle famiglie un sentimento di sfiducia sull’accesso ai servizi. Il nostro impegno è di continuare a creare comunità con un nuovo modello di welfare e sussidiarietà, che nel rapporto tra pubblico e privato sociale, rafforzi le reti famigliari nel garantire servizi alle persone che hanno bisogno. Insieme di persone per valorizzare le diversità (che non sono ‘disabilità), abbattere le barriere fisiche e mentali e creare, appunto, un nuovo Senso del Noi”.