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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dubbi sul referto di pronto soccorso, il giudice ordina una perizia

David Peruzza, 36enne trevigiano in carcere condannato a 7 anni per rapina, nel 2017 avrebbe picchiato la ex compagna causandole l'infrazione delle costole. Il giudice ha ordinato però l'esame delle cartelle cliniche

Era il 2017 quando gli  della squadra mobile di Treviso riuscirono ad identificare e arrestare l'autore di una brutale rapina messa a segno il 23 giugno, lungo via san Nicolò a Treviso, ai danni di due sorelle ultrasettantenni, Santina e Antonietta Tagliapietra. Per quei fatti David Peruzza, 36enne di Treviso, venne processato e condannato, con sentenza passata in giudicato, a sette anni di reclusione. Ma prima di finire in manette l'uomo, che al tempo era sottoposto a sorveglianza speciale e in cura al Sert per problemi di tossicodipendenza, avrebbe anche picchiato la ex fidanzata, causandole ferite che furono giudicate guaribili in 30 giorni. Fu proprio il Pronto Soccorso dell'Ospedale Ca' Foncello di Treviso a fare la segnalazione che portò alla denuncia che ha trascinato Peruzza a processo, accusato di lesioni.

Ma il legale del 36enne, l'avvocato Davide Favotto, ha più di un dubbio su quel referto, che parlava di  "infrazioni costali" e vuole vederci chiaro. Il motivo è semplice: la donna non ha presentato la querela per cui si agisce d'ufficio ma se le lesioni l'avessero tenuta a riposo per meno di 20 giorni il procedimento verrebbe meno. Il giudice Leonardo Bianco  ha quindi dato incarico al dottor Ermes Covre di redigere una perizia per stabilire se i postumi che la ex di Peruzza lamentò dopo l'aggressione fossero o meno talmente gravi da richiedere oltre 20 giorni di canvalescenza.

La vicenda risale al 15 luglio del 2017, più o meno un mese dopo l'aggressione alla due sorelle e circa due settimane prima dell'arresto. David Peruzza, probabilmente sotto gli effetti degli stupefacenti che era solito assumere, aggredì la ex fidanzata nell'appartamento di lei in Via Sicilia a Treviso con calci e pugni in varie parti del corpo, fino a spingerla terra. Dolorante la donna si recò al pronto soccorso, dove le venne diagnosticata l'infrazione delle costole.

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