Senza biglietto in treno, prende multe a raffica: al controllore dava i dati di un amico
Il caso è finito in Tribunale a Treviso. L'uomo, un goriziano di 50 anni, dava le generalità di un conoscente quando veniva sorpreso senza biglietto ed evitava così di pagare i verbali. Una decina le multe recapitate per un totale di circa 750 euro
Viaggiare sui treni a "sbaffo" e far pagare la multa a qualcun altro. E' quello che deve aver pensato un goriziano 50enne che ieri è stato rinviato a giudizio dal gup di Treviso (prima udienza l'anno prossimo) con l'accusa di aver fornito false generalità durante i controlli. L'inconsapevole destinatario delle ammende di Trenitalia, almeno dieci per un importo complessivo di 750 euro, sarebbe invece un ex compgno di classe dell'uomo, di cui il 50enne conosceva non solo il nome e il cognome ma anche la residenza.
Il goriziano è un “amante” dei treni, che prende in maniera compulsiva per viaggiare senza una destinazione precisa, percorrendo chilometri e chilometri. Sempre senza pagare il biglietto. Solo negli ultimi due anni ha collezionato così tante multe da riempirci uno scatolone. Ad un certo punto però, con le finanze probabilmente stremate dalle ammende, ha una idea apparentemente geniale: dare le generalità di un altro, uno con il cognome facile da ricordare, un tizio di cui si conosca anche la residenza. E così gli viene in mente un vecchio compagno delle scuola media, magari neanche tanto simpatico.
Il 50enne, nel suo peregrinare lungo i binari, è stato fermato e controllato a Spresiano, Conegliano, Sacile, Treviso ma anche a Noale, in provincia di Venezia. Sempre rigorosamente beccato mentre viaggiava a sbaffo e puntualmente sempre sanzionato. La denuncia, scattata dopo che erano state contestate inutilmente le multe, passate tutte in “mora", si era concentrata sui soggetti che, negli ultimi tempi, avessero collezionato un numero di sanzioni in vettura che saltassero all'occhio. E così, dopo un lavoro certosino di scremature, si è arrivati al vero "portoghese".
