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Cronaca Centro / Via Inferiore

Furti da Toni da Spin, Osteria Contemporanea e da Rossetto: 27enne ai domiciliari

Il giovane, lo scorso 7 luglio, era stato bloccato dai carabinieri dopo l'ennesimo colpo a Castagnole di Paese. Il 26 maggio scorso era già stato arrestato per un furto ai danni della pizzeria “Al Laghetto” di Treviso. Per lui il giudice ha disposto anche il braccialetto elettronico

Arresti domiciliari e applicazione del "braccialetto elettronico". Sono queste le contromisure adottate dal tribunale di Treviso per mettere un freno alle scorribande del ladro seriale dei ristoranti che nelle ultime settimane si è scatenato con colpi a raffica. Parliamo di un 27enne di origini magrebine, residente a Treviso ed ex dipendente, come cuoco, in alcuni locali della città. Ad eseguire l'ordinanza del tribunale sono stati, nella serata di ieri, domenica 16 luglio, i carabinieri della Compagnia di Treviso che da tempo ne seguono i movimenti. Il giovane, già arrestato nella notte tra il 6 e 7 luglio per un furto all'osteria "Rossetto" di Castagnole di Paese, lungo la Feltrina, era già sottoposto alle misure cautelari di "obbligo di dimora" e" obbligo di presentazione alla P.G." dopo un precedente arresto per furto aggravato messo a segno il 26 maggio scorso ai danni della pizzeria “Al Laghetto” di Treviso.

Gli approfondimenti investigativi dei militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, hanno permesso di acquisire diversi elementi tali da ritenerlo responsabile dei furti consumati il 2 e 3 luglio ai danni dell'Osteria Toni del Spin e all'Osteria Contemporanea, ristoranti di via Inferiore, nel cuore del centro storico. La fidanzata del 27enne aveva annunciato, scatenando polemiche, di voler denunciare il titolare di uno dei locali, colpevole a suo dire di aver pubblicato sui social foto e video del ladro (ben riconoscibile in volto) mentre questi era impegnato a scassinare e svuotare la cassa del ristorante.

L'autorità giudiziaria, considerando la condotta illecita tenuta durante la sottoposizione delle misure cautelari in corso -si legge in un comunicato emesso dal comando provinciale di via Cornarotta- ha ritenuto opportuno disporre l’aggravamento delle stesse con la misura degli arresti domiciliari. L’indagato è stato tradotto presso la sua residenza, in regime di arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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