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Cronaca

La strana percezione della sicurezza in provincia di Treviso: "Aiutateci ad autarci"

La lettera del sindacato di polizia Coisp di Treviso: "Episodi di sempre maggiore criminalità non vanno sottovalutati"

TREVISO Da sempre denunciamo l’aumento della micro e macro criminalità in atto a Treviso e provincia e le enormi difficoltà che vivono quotidianamente i Poliziotti per cercare di arginare quanto accade vedendo smentiti sistematicamente dalle statistiche che parlano di reati in calo. Certamente, se si va a considerare quelle statistiche che nel corso degli anni sono state enunciate dalla Prefettura o dagli Enti di Polizia, oggi si dovrebbe vivere in una realtà tranquilla ove la collettività, come tanti anni fa, potrebbe lasciare le chiavi alla porta senza paure o rischi. Purtroppo vediamo che la situazione non è così, anzi, i continui fatti cruenti sono la palese dimostrazione che c’è bisogno di un controllo di polizia in pianta stabile fatto da operatori specializzati nei vari settori. In questi anni abbiamo visto il Prefetto chiedere Carabinieri per vigilare la Caserma Serena a fronte di un notevole aumento di richiedenti asilo, cosa che ha messo in seria difficoltà l’ufficio Immigrazione e la Questura stessa. Abbiamo visto chiedere la vigilanza dell’esercito in Provincia, restando incuranti di chi dovrebbe coadiuvare detto personale ovvero le Volanti che sono minime e fanno i salti mortali per garantire quella sicurezza prevista. Continuiamo a sentire parlare di videosorveglianza e intanto il personale della Polizia di Stato che dovrebbe investigare va in pensione o viene trasferito in altri settori e non viene sostituito. Tante parole, ma parole che non vengono associate a fatti concreti. E a seguito di queste parole, intanto, i poliziotti, seppur continuamente demotivati da quanto accade all’interno delle mura della Questura, si ritrovano a fare anche doppi turni per riuscire a garantire quel minimo di sicurezza o attività prevista per il cittadino. Tra leggi garantiste e il drastico calo del numero dei Poliziotti vediamo sempre più in ginocchio le attività previste dalla Questura e soprattutto dovute al Cittadino. Dopo il rischio di chiusura del posto fisso di Polizia dell’Ospedale di Treviso, e salvato temporaneamente, di questo passo, abbiamo paura che si arrivi addirittura alla chiusura del Commissariato di Polizia di Conegliano visto che l’irrisorio numero degli operatori là in servizio fa i salti mortali per garantire le Volanti ed altri servizi. Certamente viste le rapine, assalti al bancomat, omicidi, aggressioni in abitazione, truffe e quant’altro non vediamo proprio quella Sicurezza che da sempre qualcuno proclama e che a nostro parere dà modo di non far arrivare altri uomini. Ad oggi tra pensionamenti e trasferimenti, a fronte di una perdita di 50/60 Poliziotti c’è stata un’assegnazione di circa 15 unità, cosa che dà modo di capire che manca la materia prima per garantire quella Sicurezza e quei servizi dovuti al Cittadino Ora tra pochi giorni ci saranno gli esiti delle elezioni, e speriamo che di tutte quelle promesse fatte qualcuna venga mantenuta e ci metta in condizione di lavorare e quindi garantire quei servizi che abbiamo giurato di dare e che, anche con le forti demotivazioni in atto, facciamo di tutto per garantire, finora spesso da soli e senza il sostegno dello Stato.

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