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Cronaca Centro / Piazza Borsa

Violenza in piazza Borsa, Pd contro il sindaco: «Parole gravi, il problema non sono gli stranieri»

Continua la polemica in città dopo le parole del primo cittadino ma, nel pomeriggio di mercoledì 27 marzo, i carabinieri hanno fermato altri due stranieri, un 35enne indiano e un 26enne brasiliano che si trovavano in centro nonostante un divieto di ritorno a Treviso

Nel corso del pomeriggio di ieri, mercoledì 27 marzo, i carabinieri di Treviso durante un controllo in piazza Borsa hanno rintracciato un 35enne nato in India e un 26enne di origini brasiliane, entrambi senza fissa dimora e destinatari di un divieto di accesso a Treviso per la durata di un anno, disposto dalla Questura lo scorso febbraio, in quanto protagonisti di una rissa avvenuta proprio in piazza Borsa. I due soggetti sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.

L'attacco del Pd

Un provvedimento, quello dei carabinieri, arrivato nelle stesse ore in cui Carlotta Bazza del Pd di Treviso, commentava così le parole del primo cittadino Mario Conte sugli episodi di violenza in città: «Sono gravi le parole del sindaco che parla di "disagiati", descrivendo gli episodi che avvengono in città il sabato pomeriggio, ed è irricevibile addossare tutte le responsabilità agli stranieri. Il problema non sono gli stranieri o i "disagiati", il problema è che la città, salvo qualche fascia oraria o qualche estemporanea manifestazione, è vuota. Non c'è da stupirsi nell'insicurezza diffusa e dagli episodi di criminalità che preoccupano tanto i commercianti, quanto i (pochi) residenti. Certamente serve il controllo, le telecamere, la presenza delle forze dell'ordine, ma quello che manca soprattutto è una visione di proposta di eventi per far rivivere la città, alla quale non basta solo il turismo mordi e fuggi, lo abbiamo già dichiarato, gli spazi vuoti possono essere riempiti con piccoli eventi, mercatini di artigianato, di libri e vinili, di scambio abiti e oggetti usati all’insegna del riuso e della sostenibilità, di generi alimentari nella logica di scambio culturale, ma anche teatro di burattini ed eventi musicali e teatrali. Tutti i commercianti e residenti ci hanno testimoniato il fatto che la sola presenza della pista da pattinaggio sul ghiaccio avesse fatto diminuire notevolmente gli episodi critici: questa è la migliore prova di come il sindaco dovrebbe preoccuparsi della proposta di una seria proposta culturale da realizzare fra Piazza Borsa e i Giardini di Sant'Andrea e di eventi che facciano vivere la città, prima di scaricare le responsabilità come al solito sempre su qualcun'altro. Le consigliere Bazza e Tocchetto avevano richiesto una commissione urgente, sociale e sicurezza, con tutti i soggetti interessati, ad oggi l’Amministrazione non ha ancora risposto.

L’Amministrazione dimostra ancora una volta non solo di non voler collaborare con la minoranza, ma anche di non avere alcuna visione - aggiunge Carlotta Bazza -. Imbarazzante che un sindaco parli di “disagiati”, di immagine lesa di una città apparentemente sicura e confezionata. Un sindaco degno di essere chiamato tale dovrebbe prendersi cura della sua comunità tutta, trovando soluzioni e creando occasioni di confronto con tutte le parti in causa. Peraltro nel famoso dossier di Treviso Capitale della cultura si parlava di arte urbana ai Giardini di Sant’Andrea e di una proposta long-term di rifunzionalizzazione degli spazi del giardino, festival-evento, creazione di area giochi, anfiteatro naturale, chiosco e pop-up store…qualunque sia il significato di queste parole che probabilmente ci sfugge, vorremmo sapere quando partirà questo progetto di recupero e in cosa consiste concretamente visto che hanno ribadito più volte che le linee della cultura saranno quelle all’interno del dossier? Vogliamo sapere: lo farà o non lo farà? Speriamo che il sindaco risponda alle nostre domande senza sentirsi a disagio lui per primo, e che lo faccia presto e in modo chiaro, senza cadute di stile e  giri di parole» conclude.

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