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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Valdobbiadene

Corteggiatore d'altri tempi diventa molesto, medico condannato per stalking

Lui è un dottore 60enne che, al tempo dei fatti, lavorava al servizio di continuità assistenziale di Valdobbiadene mentre lei era una 36enne infermiera del Suem. Alla fine il suo essere petulante, al punto non solo di farle avere dei regali ma anche di confessarle i suoi sentimenti, ha indotto la donna a denunciarlo e mandarlo a processo

A leggere bene il capo d'imputazione più che a una attività persecutoria sembra di essere di fronte ad un corteggimento "vecchio stile": libri e oggetti dati in regalo, fotografie, cartoline fatte pervenire alla parte offesa direttamente nella cassetta della posta di casa sua. Il tutto dopo un periodo in cui l'uomo, un dottore  60enne di Spresiano che lavorava come guardia medica a Valdobbiadene, avrebbe manifestato i suoi sentimenti verso un'infermiera 36enne di Vittorio Veneto, impiegata al Suem sempre di Valdobbiadene,  con avances esplicite anche se mai volgari. La donna però, oltre a respingere l'interesse del 60enne, sarebbe caduta in uno stato di prostrazione psicologica che, come recita un certificato medico, le avrebbea ingenerato ansia e paura tanto da farsi trasferire di sede. E così scatta la denuncia sfociata in un processo per stalking il cui esito è una condanna per l'uomo a 1 anno di reclusione, pena sospesa. Il legale dell'uomo ha già preannunciato che presenterà ricorso in appello.

La vicenda si svolge nel breve arco di quattro mesi, tra il dicembre del 2018 e il marzo del 2019. L'uomo e la donna non sono dei veri colleghi di lavoro ma condividono le stanze della sede del pronto intervento di Valdobbiadene. E' lì che Cupido avrebbe lanciato i suoi dardi e l'uomo si sarebbe innamorato  in maniera travolgente della bella infermeria. All'inizio le avrebbe fatto dei complimenti, poi spinto dalla passione le avrebbe confidato i suoi sentimenti. Lei però non ne avrebbe voluto sapere tanto da chiedere il trasferimento in un'altra sede in Friuli, appena al di là del confine regionale.

Il 60enne avrebbe dovuto farsene una ragione ma si sa, al cuor non si comanda. E così, venuto a sapere dove abita l'amata, le avrebbe fatto recapitare dei piccoli regali (delle statuine di angioletti), dei libri, delle fotografie e delle cartoline presumibilmente impregnate di frasi d'amore. La 36enne, invece che prendere tutte quelle attenzioni per il comportamento di un uomo maturo che si era preso una sbandata e non farci caso più di tanto, avrebbe invece deciso di mandare un mail in cui avrebbe intimato al dottore di smetterla. "Ma io - dice lui - di quella lettera  non sono a conoscenza e non ne ho mai letto il contenuto". La donna, decisimante infastidita, decide allora di andare ai carabinieri di Vittorio Veneto e presentare la querela. Così un "no" così definitivo da spezzare qualunque  cuore si trasforma in un procedimento penale davanti a un giudice. Unica consolazione per il medico è che l'aggravante di aver commesso il fatto abusando della relazione d'ufficio non è stata accolta.

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