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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Sant'Antonino / Via Luigi Pinelli, 53

Uniti per la vita, vandali imbrattano la sede di Treviso

La Diocesi, proprietaria dell'immobile vandalizzato, è stata informata dell'accaduto. Formalizzata la denuncia alla polizia di Stato. La presidente Guarnieri: «Si può essere contro chi opera dalla parte degli ultimi?»

La sede di Treviso dell’associazione di volontariato "Uniti per la Vita" è stata oggetto di atti vandalici da parte di ignoti. A riferirlo, i volontari di turno che, all’apertura della sede, hanno trovato il perimetro ricoperto da scritte.

L'associazione si occupa di organizzare corsi pre e post-parto, di dare supporto post-aborto e di realizzare corsi di lingua italiana mirati sulla conoscenza di un lessico utile alle gestanti; supporta economicamente o mediante la spesa solidale del banco aiuti le neomamme e le gestanti in difficoltà (266 nel solo 2022) e rappresenta l’unica realtà del territorio specializzata negli aiuti alla fascia 0-3 anni, operando in convenzione con l'Ulss 2 Marca Trevigiana: il tutto grazie all’opera di 107 volontari formati che gratuitamente prestano il loro tempo per assistere chi sceglie di recarsi presso le nostre strutture di Treviso e Montebelluna in cerca di un aiuto. L'episodio, per il quale è già stata formalizzata la denuncia alle autorità, segue al danneggiamento, avvenuto solo alcune settimane fa, del totem informativo di UpV presente all’ingresso dell’ospedale Ca’ Foncello, a fronte del quale “Uniti per la Vita” aveva deciso, in segno di apertura al dialogo, di non denunciare l’accaduto. In ambo i casi, il riferimento degli imbrattatori a tematiche quali il diritto all’obiezione di coscienza (garantita dalla Legge 194/1978 e il cui esercizio in ogni caso è da ricondursi esclusivamente alla libera scelta del medico e non al coinvolgimento dell’Associazione) o a Pro Vita, realtà estranea e non riconducibile a “Uniti per la Vita”.

Il commento

«Si tratta di gesti che fatichiamo a comprendere - le parole della presidente Cristina Guarnieri a nome del consiglio direttivo - perché non riusciamo a immaginare come agire nel pieno rispetto della Legge 194, laddove nella sua prima parte ci chiede di contribuire "a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza", possa trovarci in contrapposizione con gruppi che, a parole, anzi a scritte, sostengono di battersi per i diritti. Resta il dispiacere per un’azione che sa di rifiuto di qualsiasi confronto civile che su questi temi saremo sempre pronti ad avviare. Agli autori di una simile dimostrazione di odio gratuito verso una realtà che mai ha cercato lo scontro ideologico e che le istituzioni del territorio hanno sempre riconosciuto come seria e concreta, rivolgiamo l’invito ad adoperarsi davvero per chi ha più bisogno, magari non deturpando e sottraendo risorse altrimenti destinabili ai più deboli, ma rendendosi disponibili per supportarci nella distribuzione degli alimenti e nell’ascolto delle famiglie: le nostre porte sono aperte a tutti».

Il candidato sindaco di Treviso per il PdF: “Piena solidarietà all’Associazione di volontariato “Uniti per la vita”, oggetto di atti vandalici”. Il dottor Luigino Rancan esprime la sua preoccupazione per quanto avvenuto alla sede dell’Associazione. Questo gruppo di volontari rappresenta un validissimo e pacifico baluardo contro la deriva abortista, che sembra inarrestabile.
Al tempo stesso incoraggia i volontari a non lasciarsi intimidire da queste manifestazioni di violenta intolleranza, garantendo il suo pieno appoggio all’opera che questi uomini e donne gratuitamente compiono a favore delle donne in difficoltà e di sostegno ai nati nella fascia 0-3 anni.

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