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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Accesso al credito troppo caro: l'allarme di Unindustria Treviso

L'Unione industrale trevigiana scrive al presidente nazionale della Piccola industria di Confindustria, Vincenzo Boccia, per denunciare le difficoltà di accesso al credito per le aziende

Unindustria Treviso lancia un allarme sui costi per l'accesso al credito delle imprese e lo fa inviando una lettera a Vincenzo Boccia, presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria.

"La questione che ci allarma maggiormente - dichiara Riccardo Arnaboldi, vicepresidente delegato alla Finanza - riguarda la commissione omnicomprensiva per i contratti di apertura di credito che può essere applicata fino al limite dello 0,5% trimestrale sulla somma messa a disposizione del cliente" e pertanto si chiede a Confindustria la necessità di un intervento deciso, "affinché il sistema bancario non abusi di tale opportunità, applicando, come capita di frequente, la percentuale più alta".

Inoltre la commissione è "calcolata sull'intero credito 'accordato', vale a dire sull'importo che la banca è disposta a concedere. Un'ipotesi che - rileva - abbiamo rappresentato è quella di applicare la commissione solo sulla parte non utilizzata dell'affidamento, in quanto quella utilizzata viene già remunerata dal tasso di interesse".

Unindustria Treviso, già nel 2009, era intervenuta per segnalare come la sostituzione della commissione di massimo scoperto con altri oneri avrebbe potuto determinare un inasprimento del costo del denaro invece che un suo auspicato contenimento.

"Timore che purtroppo si sta confermando" osserva Arnaboldi il quale auspica un allentamento della "forte pressione sul sistema bancario chiamato ad adeguarsi, già oggi, ai più stringenti requisiti patrimoniali previsti dagli accordi di Basilea 3. Questo nuovo meccanismo, infatti, obbliga le banche a incrementare sensibilmente il proprio patrimonio come conseguenza dei maggiori accantonamenti da effettuare a fronte del credito erogato". (ANSA)

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