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Salute

Nella Marca arriva l’evoluzione del test sierologico che misura l’immunità al Covid

La novità del Centro di Medicina: risultati entro 48 ore su prelievo di sangue venoso per individuare la presenza di anticorpi sia in persone già contagiate che vaccinate

È l’evoluzione del test sierologico che appena dopo Pasqua dello scorso anno era stato lo strumento principale di screening per il tracciamento del Covid-19. Oggi il Gruppo Centro di medicina, rete di 33 strutture sanitarie private e convenzionate del Veneto, mette a disposizione dei pazienti un nuovo test in grado di quantificare gli anticorpi immunizzanti indotti dalla profilassi o dalla infezione naturale al Covid. Da oggi disponibile nelle otto sedi della del Centro di Medicina di Villorba, Conegliano, Castelfranco Veneto, Montebelluna, Oderzo, Pieve di Soligo, Vittorio Veneto e Mogliano Veneto.

Si tratta di un esame sierologico quantitativo che, ricercando gli anticorpi immunizzanti contro Sars Cov2, dà il grado di immunità del paziente. “Questo test viene utilizzato per la valutazione dello stato immunitario degli individui attraverso la misurazione quantitativa degli anticorpi IgG diretti contro il dominio legante il recettore (receptor binding domain RBD) della proteina Spike del Sars Cov 2 – spiega Ferruccio Mazzanti, direttore della diagnostica di laboratorio del Gruppo veneto della sanità privata e convenzionata e del Laboratorio Analisi di Conegliano - Il test può essere utilizzato per evidenziare quantitativamente la presenza di anticorpi specifici, sia in individui che abbiano contratto la malattia sia in individui immunizzati tramite vaccinazione specifica per monitorare il tasso anticorpale nel tempo”.

L’introduzione del nuovo test, che ancora una volta vede la partnership tra Gruppo Centro di Medicina e l’azienda americana Abbott, che utilizza il metodo CMIA (dosaggio immunometrico a microparticelle chemiluminescenti), mira a realizzare test su ampia scala anche grazie ad una politica calmierata di prezzi (costa 35 euro), che consentirà di raggiungere non solo la popolazione civile ma ad ampio raggio aziende, organizzazioni e società sportive.

“Abbiamo affiancato questi soggetti negli ultimi 12 mesi e con loro abbiamo portato avanti seriamente il monitoraggio del contagio, prevenendo in molti casi l’esplosione di focolai. In questi ultimi giorni abbiamo riscontrato una nuova impennata di richieste di tamponi con la novità che una richiesta su 3 da parte dei pazienti riguarda proprio la ricerca quantitativa degli anticorpi. Per la propria salute e dei propri cari cittadini e aziende, in attesa dell’arrivo del vaccino, vogliono sapere se hanno in qualche modo sviluppato una risposta anticorpale al virus – spiega Vincenzo Papes, AD gruppo centro di medicina – Offrire ora oltre ai tamponi rapidi di terza generazione e PCR anche questo strumento vuol dire dare un sostegno generale nella gestione e contenimento della epidemia, che va condotta in primo luogo con i corretti comportamenti nel distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine. In questi giorni stiamo nuovamente registrando un sensibile incremento del ricorso ai tamponi da parte dei privati, come ricerca di sicurezza e serenità per sé e i propri cari e quindi una crescente preoccupazione per il perdurare del virus e delle sue varianti”.

L’esame si effettua con un semplice prelievo di sangue venoso (refertazione entro le 48 ore) e può avvenire in una delle 33 sedi del Gruppo Centro di medicina oppure direttamente in azienda grazie alla Task force Covid-19 (covid@centrodimedicina.com) in grado di portare entro 48 ore dalla richiesta un infermiere in azienda o sul luogo di lavoro.

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