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La roulette di Monza non premia Trentin

La terzultima del TCR Italy vive su innumerevoli colpi di scena, tra bandiere rosse e safety car, con il pilota di Carmignano di Brenta che chiude gara 2 al terzo in DSG.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Lo si sapeva, già dalla vigilia, che l'appuntamento all'Autodromo Nazionale Monza non sarebbe stata una passeggiata per Mauro Trentin. Il pilota di Carmignano di Brenta, al via con la Cupra Leon TCR DSG di Bolza Corse, mai si sarebbe aspettato di vivere un fine settimana così rocambolesco nel TCR Italy, tra condizioni meteo ballerine e continue interruzioni generate da bandiere rosse e dalle relative safety car. Un preoccupante campanello d'allarme iniziava a tintinnare già durante i test antecedenti all'evento brianzolo, sotto forma di un problema tecnico alla trasmissione, ma l'arrivo della pioggia, nella prima sessione di libere del Venerdì, giocava a favore del patavino che, in condizioni di aderenza precaria, chiudeva primo tra le DSG e diciannovesimo assoluto. La seconda tornata di prove, corsa sull'asciutto, riportava alla luce le noie tecniche viste in precedenza ed il portacolori di Xmotors Team, sostenuto da La Superba, iniziava ad arrancare. La situazione non migliorava in qualifica, tra varie interruzioni, con Trentin che si vedeva costretto ad affrontare le due gare partendo dall'ultima casella in griglia. “Già dai test di Martedì abbiamo capito che qualcosa non andava” – racconta Trentin – “ma sulla pioggia delle prime libere ci abbiamo messo del nostro, arginando il problema e riuscendo a dimostrare quale è il nostro potenziale. Nella seconda di libere, tornato l'asciutto, i problemi al cambio si sono fatti più evidenti e non siamo riusciti a performare come avremmo voluto. La stessa situazione si è verificata anche in qualifica, tra varie bandiere rosse e safety car che ci hanno penalizzato ulteriormente. Sapevamo che sarebbe stata dura a Monza, non così tanto.” Allo scattare del semaforo verde di gara 1, al Sabato pomeriggio, le bagarre del gruppo portavano a nuove sospensioni, da parte della direzione gara, ed in condizioni intermittenti Trentin non riusciva a trovare il giusto ritmo, terminando al quinto posto di classe TCDS. La sorte decideva di dare una tregua in gara 2, all'unico alfiere della scuderia di Maser, e qualche inciampo della concorrenza gli consentiva di recuperare fino al terzo tra le DSG. Un bottino magro che lo conferma in sesta piazza nella provvisoria del tricolore di categoria. “In gara 1 non siamo mai riusciti ad essere veloci” – aggiunge Trentin – “mentre in gara 2, alla Domenica, l'auto è tornata al suo stato di forma ottimale, grazie all'incredibile lavoro di Stefano e di tutti i suoi ragazzi che hanno cambiato l'impossibile, smontando e rimontando l'auto un migliaio di volte. Avendo girato piano nelle libere, tra la pioggia ed i vari problemi, gara 2 ha portato alla luce il fatto di non avere un setup ottimale, non avendo potuto lavorare prima. La performance è uscita ma non eravamo a posto di assetto. Grazie a qualche sfortuna altrui portiamo a casa un terzo posto, più per grazia ricevuta che per bravura nostra. Sapevamo che Monza sarebbe stata ostica ma guardiamo a Vallelunga con ottimismo e con tanta voglia di lottare. Grazie a tutti i partners. Grazie a Stefano, meraviglioso come tutto il suo staff. Grazie a Francesco, sempre vicino con Xmotors Team. Grazie alla mia famiglia ed alla mia compagna.”

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